Tele-cardiologia. Al Goretti di Latina seguiti da remoto 700 pazienti
La pandemia ha dato un forte impulso al servizio, già attivo da alcuni anni. Attraverso la tele-cardiologia è possibile monitorare i pazienti con dispositivi impiantati (pace maker, defibrillatori e loop recorder), riducendo mortalità e ospedalizzazione. Ma è possibile seguire a casa anche i pazienti che non hanno dispositivi, in questo caso con una televisita, consentendo al cardiologo di avere informazioni utili per intercettare eventuali sintomi sospetti.
21 GIU - Sono 700 i pazienti cardiologici seguiti in telemedicina al Goretti e l’obiettivo è arrivare rapidamente a mille. Un servizio attivo già da alcuni anni ma che con la pandemia ha compiuto un grande salto avanti, arruolando sempre più pazienti e potenziando organizzazione e risorse. Lo racconta a RadioLuna
Francesco Versaci, Direttore dell’Uoc di Cardiologia, e i cardiologi
Rita Di Rosa, Valentina Brusca e
Massimo Raponi.
Per prima è venuta Ponza. Sull’isola lunata i pazienti cardiologici sono stati “collegati” al Goretti già quando le mascherine erano sconosciute ai più, spiega Versaci. Poi, con la pandemia il servizio è cresciuto.
Attraverso la tele-cardiologia, spiega Di Rosa, vengono seguiti da remoto i pazienti con dispositivi impiantati. Il medico, dall’altra parte del sistema, legge i parametri e interviene in caso di necessità. “Questo consente di ridurre la mortalità e l’ospedalizzazione e aumentare la qualità di vita”.
Da remoto è possibile anche effettuare televisite. “Un ambulatorio virtuale che si svolge attraverso un teleconsulto, una sorta di intervista che si fa al paziente, attraverso la quale il cardiologo intercetta i sintomi e i segni di un possibile peggioramento dello stato di malattia. Il paziente seguito in telemedicina può stare a casa, in un ambiente di sicurezza e benessere, e può trovarsi in luoghi anche geograficamente lontani dal nostro nosocomio”, comune Brusca.
Al Goretti è possibile anche effettuare ecocardio a distanza. “Con la pandemia che ci impediva di vedere i pazienti, siamo andati noi a casa loro. Siccome avevamo una serie di persone notevolmente scompensate, che non sarebbe stato opportuno far venire in ospedale, abbiamo mandato i nostri tecnico collegati con questa piattaforma, a casa dei pazienti. E’ stato uno dei primi esempi in Italia di ecocardio a domicilio da parte di una struttura pubblica“, commenta Raponi.
L’ospedale Goretti di Latina è stato anche tra i primi ad introdurre la figura del tecnico di cardiologia: “E oggi siamo in grado di confermare con i numeri l’importanza di questa figura altamente specializzata”, conclude Di Rosa.
21 giugno 2021
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