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Vaccini Covid. Fials: “Dimenticate molte categorie di pazienti fragili”

Secondo il sindacato la Regione ha concentrato la campagna vaccinale “solo” su “due categorie di persone: quelle sane e quelle estremamente vulnerabili”. Dimenticando, però, che “in mezzo a queste due categorie esista tutto un mondo di pazienti con esenzione per patologie e/o per invalidità anche gravi, affetti da malattie e disabilità croniche". Ad esempio quelli affetti da “patologie neoplastiche maligne e da tumori di comportamento incerto” o “colite ulcerosa e malattia di Crohn”.

29 MAR - Nel Lazio “cadono nel vuoto le raccomandazioni del Presidente Draghi: ‘È cruciale vaccinare prima i nostri concittadini anziani e fragili, che più hanno da temere per le conseguenze del virus. Le Regioni seguano le priorità del piano vaccinale’”. È quanto denuncia in una nota la Segreteria provinciale Fials di Roma che contesta “l’inottemperanza della Regione Lazio”.

Secondo il sindacato, infatti, i cittadini fragili, secondo la Regione Lazio, sono “soltanto i portatori di handicap gravissimi, che in sostanza sono solo una minima percentuale della popolazione regionale e, soprattutto, la punta di un iceberg della vasta platea della fragilità e dell’invalidità. È chiaro – continua la Fials - che per l’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio esistono solo due categorie di persone: quelle sane e quelle estremamente vulnerabili con malattie, purtroppo, gravissime e condizioni, spesso, di non autosufficienza”.

“Peccato - evidenzia la Fials Lazio - che in mezzo a queste due categorie esista tutto un mondo di pazienti con esenzione per patologie e/o per invalidità anche gravi, affetti da malattie e disabilità croniche. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) le malattie croniche sono ‘problemi di salute che richiedono un trattamento continuo durante un periodo di tempo da anni a decadi’. Per alcune di esse il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) prevede la possibilità di usufruire dell’esenzione dal ticket di alcune prestazioni di specialistica finalizzate al monitoraggio della malattia e alla prevenzione di complicanze e ulteriori aggravamenti. L’elenco delle malattie croniche esenti dalla partecipazione al costo delle prestazioni è stato ridefinito e aggiornato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui nuovi Lea del 12 gennaio 2017”.

La Fials cita, ad esempio, le seguente categorie di pazienti: “048 (soggetti affetti da patologie neoplastiche maligne e da tumori di comportamento incerto); 006 (artrite reumatoide); 009 (colite ulcerosa e malattia di Crohn); 036 (morbo di burger). Ci fermiamo qui, ma potremmo continuare…. Ed ancora C01 (Invalidi civili al 100% senza indennità di accompagnamento), C03 (Invalidi civili dal 67% al 99%), L01 (Invalidi del lavoro dall’ 80 al 100%) ecc. ecc”.

“Ecco, tutte queste categorie – conclude il Sindacato - non sono da considerare persone fragili per l’assessore Alessio D’Amato. Si continua a vaccinare, come è giusto, per fasce di età (pazienti anziani certo, ma per fortuna non tutti malati e/o fragili) ma non si aprono le liste a pazienti sicuramente in condizioni di maggiore suscettibilità al contagio e alle sue complicanze”.

29 marzo 2021
© Riproduzione riservata

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