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Specialisti ambulatoriali. Cisl Medici denuncia comportamento antisindacale da parte della Regione

In una lettera a D’Amato sottolineate “le disfunzioni organizzative – soprattutto nel periodo iniziale dell'emergenza – che si sono spesso caratterizzate per scarso coordinamento e lungimiranza nella programmazione della lotta al virus”.

12 MAR - La Cisl Medici torna sulla problematica dei Medici Specialisti Ambulatoriali in particolare ricorda “la richiesta di completamento orario per gli Specialisti Ambulatoriali Interni, l’istituzione di turni di specialistica a tempo determinato e la richiesta di urgente apertura del tavolo di trattativa regionale per l'Accordo Integrativo Regionale con gli Specialisti Ambulatoriali”.
 
A fronte del mancato riscontro da parte dell’Assessorato alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, un atteggiamento che, secondo una nota del sindacato, “lascia peraltro prefigurare una condotta antisindacale”, la Cisl Medici è tornata nuovamente sull’argomento denunciando, in una lettera all’assessore D’Amato, “le disfunzioni organizzative – soprattutto nel periodo iniziale dell'emergenza – che si sono spesso caratterizzate per scarso coordinamento e lungimiranza nella programmazione della lotta al virus”.
 
La nota della Cisl Medici prosegue sottolineando “la fragilità e l'impoverimento del comparto delle cure domiciliari, nonostante l'abnegazione, gli alti carichi di lavoro e l'alto profilo di rischio sopportato dagli Specialisti Ambulatoriali Interni impiegati nelle cure domiciliari volte ai pazienti più fragili (spesso anziani e disabili) impossibilitati a raggiungere i presidi ospedalieri o ambulatoriali”.
 
“Nel rispetto dei nostri pazienti - scrivono i vertici della Cisl Medici Lazio e di Roma Capitale/Rieti insieme ai due medici referenti SAI Giuseppe Pergola e Nicola Buonaiuto - abbiamo finora anteposto il nostro dovere di assistenza ad ogni possibile polemica rivendicativa ma certo è che non possiamo accettare che gli Specialisti Ambulatoriali, specie quelli che si occupano del complesso mondo della domiciliarità, siano totalmente esclusi da ogni attenzione e beneficio se non quello di sterili comunicati stampa che certa politica usa anche per promettere tavoli di confronto che, lo ricordiamo, costituiscono un obbligo per la pubblica amministrazione ma che regolarmente non vengono convocati in dispregio alle più elementari norme relative alle relazioni sindacali”.
 
“I medici Specialisti Ambulatoriali Interni del territorio aspettano dal lontanissimo 2006 il rinnovo dell’Accordo Integrativo Regionale per la specialistica ambulatoriale che ancora oggi è fermo nel Lazio. Sono passati 15 anni, l’Assessore alla Sanità del Lazio era Augusto Battaglia. Non si ha memoria all’epoca di comportamenti antisindacali”, conclude la nota del sindacato.

12 marzo 2021
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