Rieti. Danneggiato (e subito ripristinato) laboratorio tamponi. Zingaretti: “Vigliacchi criminali”
Gli ignoti si sono introdotti nel lavoratorio sabato notte, danneggiando le apparecchiature utilizzate per processare i tamponi Covid-19. In poche ore e apparecchiature sono state ripristinate da Asl e Regione, senza , dunque, alcuna interruzione del servizio. La Asl rafforza le misure di sorveglianza. D’Amato: “Un gesto non tollerabile e un atto contro la salute pubblica. Auspico che vengano individuati i responsabili”.
15 SET - “Vigliacchi criminali! Solo così si può definire chi ha danneggiato il laboratorio di analisi Covid a Rieti. Un danno per la salute dei cittadini”. Così il presidente della Regione Lazio,
Nicola Zingaretti, ha commentato il sabotaggio subito sabato notte dal laboratorio dei analisi di Rieti. “Un atto vile e assurdo. Un gesto non tollerabile e un atto contro la salute pubblica”, lo ha definito l’assessore alla Salute,
Alessio D’Amato, auspicando che “vengano individuati i responsabili”.
La Asl e la Regione si sono messe subito in azione e in poche ore hanno provveduto al ripristino delle apparecchiature utilizzate per processare i tamponi Covid-19. “Grazie ad una serrata interlocuzione con la Regione Lazio e l’Assessorato alla sanità regionale - spiega la Asl di Rieti in una nota - è stato così possibile evitare l’interruzione di un servizio di sanità pubblica indispensabile per prevenire e contenere il virus sul territorio della provincia di Rieti”.
La Direzione aziendale, “vista la gravità dei fatti e nonostante le reiterate posizioni ostative in cui l’Azienda si è imbattuta più volte, che hanno vincolato interventi strutturali più incisivi sui sistemi di sorveglianza”, annuncia l’introduzione di "misure di sicurezza più stringenti e di un sistema di videosorveglianza, in linea con le norme sulla privacy, in grado di tutelare professionisti e cittadini”.
“Certi che i fatti occorsi la scorsa notte presso il Laboratorio analisi dell’ospedale de’ Lellis presto saranno chiariti e i colpevoli assicurati alla giustizia”, la Asl conclude ribadendo che “nessuno e nessun atto intimidatorio potrà fermare il cambiamento nella sanità reatina perseguito con determinazione, assicurando costantemente legalità, correttezza, onestà e trasparenza”.
15 settembre 2020
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