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Coronavirus. Regione Lazio annuncia intesa con parti sociali e Sanimpresa per test sierologici  

Sanimpresa è una cassa di assistenza sanitaria integrativa che conta nel Lazio circa 80 mila iscritti ed eroga servizi in favore di dipendenti delle imprese del settore terziario. D'Amato: “L’indagine di sieroprevalenza è su base volontaria e individuale. Le indagini diagnostiche sono svolte in strutture individuate dalla Direzione regionale Salute e valuteremo con Sanimpresa un calendario con tempistiche concertate per favorire l’esecuzione dei test”.

23 GIU - E’ stato sottoscritto questa mattina il protocollo d’intesa tra la Regione Lazio e la Cassa di assistenza sanitaria integrativa Sanimpresa per l’esecuzione dei test sierologici ai propri iscritti. L’intesa è stata sottoscritta dall’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato e dal presidente di Sanimpresa, Luca Tascio, dal Vice Presidente Luigi Corazzesi, nonché da Confcommercio Roma e dai Segretari Generali di Filcams Cgil , Fisascat Cisl e Uiltucs di Roma e Lazio, Alessandra Pelliccia, Carlo Costantini e Giuliana Baldini, soci fondatori della Cassa, che con una nota indirizzata al Presidente Zingaretti nel mese di maggio hanno promosso l'iniziativa.

Sanimpresa, spiega la Regione in una nota, “conta circa 110 mila iscritti su base nazionale e circa 80 mila nel Lazio, ed è una cassa di assistenza sanitaria integrativa nata e gestita nell'ambito dalla contrattazione territoriale dalle parti sociali, che eroga servizi in favore di dipendenti delle imprese del settore terziario ed in particolare dei comparti del commercio, turismo e vigilanza. Il protocollo d’intesa prevede la somministrazione del test sierologico da COVID-19”.


“L’indagine di sieroprevalenza è su base volontaria e individuale – illustra l’Assessore D’Amato – le indagini diagnostiche sono svolte in strutture individuate dalla Direzione regionale Salute e valuteremo con Sanimpresa un calendario con tempistiche concertate per favorire l’esecuzione dei test. Nel Lazio stiamo portando avanti la più grande indagine di sieroprevalenza su base nazionale con 300 mila test per tutti gli operatori sanitari e le Forze dell’ordine. E’ uno strumento utile per capire come e quanto il virus abbia e stia circolando sul territorio. Il Modello integrato del Lazio prevede inoltre che in caso di positività alla sieroprevalenza venga fatto il tampone presso uno dei drive-in e questo ci permette di individuare eventuali casi di asintomatici”.

"Siamo molto soddisfatti - dichiarano nella nota le Organizzazioni Sindacali, - grazie all'intesa sottoscritta, le lavoratrici e i lavoratori del commercio, del turismo, della ristorazione e della vigilanza, che sia nel periodo di lockdown che nella cosiddetta Fase 2 hanno garantito servizi importanti per la cittadinanza, avranno accesso alla diagnosi sierologica, nell'ambito del protocollo regionale e in forma del tutto gratuita, con costo interamente a carico di Sanimpresa".

23 giugno 2020
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