Orario di lavoro. Asl Roma 2: “Su taglio pausa di lavoro richiesto approfondimento giuridico dovuto ad esposto anonimo a Corte conti”
La Direzione dell’Azienda sanitaria interviene sulla vicenda che vede una forte protesta dei sindacati per la riduzione dell’orario di pausa. “Alcuni sindacati hanno addirittura voluto parlare di volontà di mortificare i lavoratori. Ebbene non vi è niente di più lontano dalla verità”.
19 GIU - “La ASL Roma 2 in queste ultime settimane è stata oggetto di pressanti attacchi da parte dei sindacati del comparto e della dirigenza, a causa dell'estensione ai dipendenti della ex ASL Roma B di alcuni istituti contrattuali e di legge già applicati ai dipendenti della ex ASL Roma C. Invero, viene aspramente rimproverato a questa Direzione Strategica di aver operato troppo rapidamente e unilateralmente senza il confronto con i Sindacati. Alcuni sindacati hanno addirittura voluto parlare di volontà di mortificare i lavoratori. Ebbene non vi è niente di più lontano dalla verità”. È quanto scrive la Direzione dell’Asl Roma 2 in una nota.
“Questa Direzione – prosegue il comunicato - ha sempre avuto in grande considerazione la professionalità e il benessere del personale. Ha sempre ricercato in questi anni il confronto tanto con i professionisti quanto con i sindacati. Ha raggiunto importanti accordi con quest'ultimi riferiti sia alla dirigenza che al grande mondo delle professioni sanitarie. Considerazione, rispetto, attenzione sono sempre stati principi ispiratori cui questa Direzione ha improntato la propria azione”.
Nello specifico della vicenda l’Asl Roma 2 rimarca “come primo aspetto preme sottolineare che con le organizzazioni del comparto in questi anni più volte sono stati attivati tavoli di confronto, anche sull'orario di lavoro. L'ultimo in ordine di tempo si è interrotto con l'arrivo della pandemia da coronavirus. Tanti istituti contrattuali sono stati affrontati e sono esitati in accordi, quali: progressioni orizzontali, coordinamenti, incarichi di organizzazione, produttività. Stessa cosa vale per i dirigenti, una per tutte, basti pensare all'accordo sulla graduazione degli incarichi di struttura e professionali. Ma, un accordo complessivo sull'orario di lavoro non è stato raggiunto, le posizioni delle parti su alcuni istituti non convergevano. È in questo frangente che l'Azienda, a seguito di un analitico esposto anonimo, diviene oggetto di un'indagine della Procura della Corte dei Conti del Lazio proprio su temi connessi all'orario di lavoro”.
“Questa Direzione – precisa la nota - , in un'ottica di doverosa tutela dell'Azienda, ha immediatamente disposto una verifica su tutti i fatti segnalati ed ha chiesto all'Unità Organizzativa preposta di intervenire rimuovendo le criticità oggetto di esposto, se riscontrate non rispettose della norma. Tra i vari punti dell'esposto, due riguardano la pausa, sia di quella per il pranzo, prevista dai CCNNL, che quella dei dieci minuti da fruire dopo le sei ore di lavoro prevista dall'art. 8 del D.Lgs n. 66/2003. Su questi punti, la Direzione ha ancora e tuttora in corso un ampio approfondimento giuridico che ha visto coinvolti, attraverso la proposizione di specifici quesiti, l'ARAN, la Funzione Pubblica e la Regione Lazio, da cui si auspica sollecito riscontro”.
19 giugno 2020
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