Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 23 NOVEMBRE 2024
Lazio
segui quotidianosanita.it

Progressioni orizzontali, Cgil, Cisl e Uil presentano ricorso in Tribunale per comportamento antisindacale

“Graduatorie pronte e mai approvate, Regione inadempiente”, sono le accuse dei sindacati che chiedono l’intervento immediato di Zingaretti per “la valorizzazione di merito e competenze”. “Dal presidente Nicola Zingaretti, in questo caso datore di lavoro di oltre 4.000 dipendenti, ci aspettiamo che rispetti quanto il contratto decentrato vigente e sottoscritto prevede”, affermano Cgil, Cisl e Uil.

09 GIU - Sulle progressioni orizzontali del personale della Regione Lazio, i Cgil Cisl e Uil presentano ricorso al Tribunale di Roma per condotta antisindacale. “Le graduatorie degli aventi diritto, che servono a premiare merito e competenze dei lavoratori, sono pronte da sei mesi, ma nonostante i nostri solleciti e le nostre diffide dell’approvazione necessaria non c’è traccia”, affermano in una nota Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini- segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio - all’indomani della presentazione del ricorso.

“C’è una chiarissima violazione delle leggi e dei contratti, in particolare dell’accordo che abbiamo sottoscritto con la Regione a febbraio 2019, proprio per valorizzare la professionalità e la produttività dei dipendenti regionali. Lavoratori che hanno svolto regolarmente le prove concorsuali a fine 2019 e che sono ancora costretti ad aspettare per l’inadempienza del management e la mancata assunzione di responsabilità da parte della politica”, proseguono i segretari regionali.
 
“Le graduatorie sono pronte dallo scorso dicembre e l’amministrazione avrebbe dovuto approvarle entro 5 giorni. A marzo la messa in mora della Regione per comportamento omissivo: oggi ci troviamo necessariamente a ricorrere alle vie legali per tutelare i diritti dei lavoratori aventi diritto a cui non viene riconosciuto il dovuto avanzamento economico. E’ nell’interesse di tutti i lavoratori della Regione risolvere il grave vulnus sulle Peo: la mancata approvazione delle graduatorie 2019 impedisce l’apertura della contrattazione per il 2020, con evidenti risvolti sulla qualità del lavoro e sull’innovazione dei servizi”.

“Abbiamo rilevato un chiaro comportamento antisindacale per violazione ed errata applicazione delle norme di legge e del Ccnl, violazione e mancata applicazione del contratto integrativo aziendale e intento lesivo delle prerogative e libertà sindacali, visto che la materia retributiva è di esclusiva competenza contrattuale”, proseguono Cenciarelli, Chierchia e Bernardini.

“Per questo, nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori, continueremo la nostra battaglia sindacale e legale per avere giustizia e dare valore al lavoro pubblico”, concludono i segretari di categoria. “Dal presidente Nicola Zingaretti, in questo caso datore di lavoro di oltre 4.000 dipendenti, ci aspettiamo che rispetti quanto il contratto decentrato vigente e sottoscritto prevede”.

09 giugno 2020
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Lazio

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy