Infermieri. Il “Grazie” della Regione Lazio per la Giornata internazionale

Sulle pagine Facebook del presidente Zingaretti e dell’assessorato alla Salute due locandine, e una sola parola, “GRAZIE”, ricordano che oggi si celebra la Giornata Internazionale dell’Infermiere. E il vice presidente della Regione , Daniele Leodori, aggiunge: “Non celebriamoli solo oggi, rispettiamoli tutti i giorni, le violenze, le aggressioni di cui sono piene le cronache oltre che reati sono una vera vergogna”.

12 MAG - Si celebra oggi, in tutto il mondo, la Giornata Internazionale dell’Infermiere. Anche la Regione Lazio ha voluto fare sentire la propria vicinanza alla categoria. Sulle pagine Facebook del presidente Nicola Zingaretti e dell’assessorato alla Salute campeggiano due locandine (vedi a fondo pagina) rappresentanti le infermieri e una sola parola: “GRAZIE!”. In visita alla Rsa di Albano, l'assessore Alessio D'Amato ha voluto quindi evidenziare, con riferimento alla battaglia contro il coronavirus, come "oggi siamo qui in una giornata simbolica perché è la Giornata Internazionale dell’Infermiere, una categoria professionale che si sta spendendo molto per il contrasto alla pandemia”.


Il vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori, da Facebook, ha voluto poi rivolgere agli infermieri e ai cittadini una riflessione più ampia. E dopo avere ringraziato le infermiere e gli infermieri “per lo straordinario lavoro che hanno portato avanti con maggiore determinazione e energie in queste settimane di emergenza, al servizio dei cittadini di Roma e della nostra regione”, ha voluto sottolinea come la categoria rappresenti “un valore aggiunto per il Sistema sanitario della nostra regione e del Paese e meritano la medaglia d’oro per generosità, coraggio perché il Lazio è la prima regione italiana per numero di adesioni all’appello della Protezione civile nazionale per aiutare gli ospedali di alcune regioni, in particolare del Nord nel pieno del dramma Covid-19”.

Quindi un appello: “Non celebriamoli solo oggi, rispettiamoli tutti i giorni, le violenze, le aggressioni di cui sono piene le cronache oltre che reati sono una vera vergogna”.
 



12 maggio 2020
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