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Foad Aod (Amsi): “Nel 2025 mancheranno 15 mila medici. Troviamo soluzioni”

Richiesti all’Amsi dalle strutture pubbliche e private, in circa 17 mesi, 400 medici, 300 infermieri e 150 fisioterapisti. “Non bastano più analisi del fenomeno che è chiaro a tutti, invito tutte le sigle mediche, sindacati e le società scientifiche ad unirsi intorno ad un tavolo per proporre soluzioni urgenti sotto la guida della Fnomceo”

17 GIU - Nel Lazio le richieste arrivate all’Amsi da strutture pubbliche e private dal primo gennaio 2018 al 31 maggio 2019 sono di 400 medici, 300 infermieri e 150 fisioterapisti. In particolare sono stati maggiormente richiesti: radiologi, anestesisti, neonatologi, pediatri, medici d’urgenza, fisiatri, ortopedici, medici sportivi, chirurghi vascolari, ginecologi e sostituzione medici di famiglia. Le città che hanno chiesto maggiormente professionisti della sanità di origine straniera sono Roma Civitavecchia, Santa Marinella, Tivoli, Frosinone, Latina, Viterbo, Ostia Lido, Pomezia, Santa Severa, Tarquinia, Zagarolo, Colle Ferro e Rieti .
 
Così l’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) con la collaborazione del Movimento internazionale “Uniti per Unire” continua ad anticipare alcune statistiche che saranno presentate durante il prossimo Congresso Amsi che si svolgerà il 22 giungo presso la clinica Ars Medica.
 
“Sicuramente la Regione Lazio è tra le prime regioni in Italia come numero di strutture pubbliche, policlinici universitari e strutture private accreditate – ha sottolineato il Fondatore dell’Amsi e membro della Commissione Fnomceo  “Salute Globale” Foad Aodi –secondo le nostre statistiche entro il 2025 mancheranno più di 15 mila medici e lo dimostra il fatto che le richieste giunte all’Amsi sono dalle strutture sanitarie pubbliche in particolare pronti soccorso, guardia medica, ambulanze, poliambulatori private e convenzionati, centri di fisioterapia e centri per analisi del sangue”.
 
Le richieste di medici che arrivano all’Amsi hanno avuto un incremento del 40% negli ultimi 3 mesi dopo la campagna mediatica sollevata proprio dall’Amsi.
 
“Bisogna trovare subito soluzioni – ha avvertito  Aodi – non bastano più analisi del fenomeno che è chiaro a tutti, invito tutte le sigle mediche, sindacati e le società scientifiche ad unirsi intorno ad un tavolo per proporre soluzioni urgenti sotto la guida della Fnomceo ed il suo presidente Filippo Anelli, da mesi impegnato a proporre soluzioni tra queste anche proposte Amsi con coraggio, chiarezza e determinazione”.
 
Infine Aodi denuncia insieme al Consiglio Direttivo Amsi che il sotto pagamento di 7 euro all’ora e il ritardo di pagamento nella sanità privata non riguarda solo i medici stranieri, ma anche numerosi medici italiani: “Ci hanno contattato in più di 100 dopo la prima denuncia di 70 medici Amsi per ribadire questa realtà. Chiediamo di aprire i concorsi anche ai medici stranieri che hanno esercitato 5 anni in Italia ma non hanno ancora la cittadinanza italiana, è un legittimo diritto.  Spero che non sarà tardi quando arriverà questa apertura da qualcuno che con coraggio non avrà paura di giudizi negativi controcorrente al momento politico attuale #Primaglitaliani”.

17 giugno 2019
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