Appalto pilotato per ristrutturazioni al S. Spirito. A processo ex dirigente Asl. La Regione sarà parte civile
L’accusa è di essersi intascato 78mila euro e avere preteso la ristrutturazione della propria casa gratis. Rinviati a giudizio anche i due imprenditori. D’Amato: “In caso di condanna dovrà risarcire fino all’ultimo euro”.
14 GIU - Per pilotare un appalto su alcuni lavori strutturali all’ospedale Santo Spirito, ha preteso 78mila euro e la ristrutturazione gratuita della propria casa. È l’accusa con cui è stato rinviato a giudizio un ex direttore del servizio tecnico Asl Rm 1 insieme ai due imprenditori edili, che avrebbero pagato il dirigente.
La Regione Lazio fa sapere in una nota che “è stata accolta dal Gup la richiesta di costituzione parte civile presentata nel processo per presunte tangenti in appalti all’ospedale Santo Spirito di Roma. Tra gli indagati il direttore tecnico della Asl Roma 1,
Claudio Cascarino, che oggi è in pensione, al quale viene contestata la corruzione nell’ambito dei lavori di ammodernamento e ristrutturazione del Dea di I livello dell’ospedale Santo Spirito. L’appalto fu assegnato nel 2013”. “In caso di condanna – commenta l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio
, Alessio D’Amato – dovrà risarcire fino all’ultimo euro al servizio sanitario regionale”.
14 giugno 2019
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