Diabete. La Asl Roma 3 sottoscrive il Manifesto dei diritti e dei doveri del malato
Il Manifesto è promosso dalle associazioni Diabete Italia, il Comitato per i diritti delle persone con diabete w Italian Barometer Diabetes Obsevatory Foundation. Con la sua sottoscrizione, la Asl ha voluto farsi promotrice della centralità del rispetto della dignità dovuti a chi è affetto dalla patologia. Per il Dg De Salazar “il coronamento di corona un percorso lungo e impegnativo da parte delle associazioni da parte degli operatori della nostra Asl”. IL MANIFESTO
04 MAR - Si è svolta venerdì 1° marzo, presso la Sala “Raffaello” della Sede Direzionale della ASL Roma 3 a Casal Bernocchi, un Convegno per la presentazione del “Manifesto dei diritti e dei doveri della persona con Diabete”, promosso dalla Asl Roma 3, con la partecipata presenza di Istituzioni, medici specialisti e di famiglia, infermieri nonché associazioni di malati. Finalità dell’evento è quello di far comprendere la centralità del rispetto della dignità dovuti a chi è affetto da una patologia tra le più diffuse; Manifesto che è stato sottoscritto dal Direttore Generale
Vitaliano De Salazar congiuntamente alla Presidente della Federdiabete Lazio, Lina Delle Monache.
Oltre 3 milioni e 200 mila le persone che dichiarano, in Italia, di avere il diabete (dati Istat 2016): negli ultimi trent'anni si è passati dal 2,9% al 5,6% dell''intera popolazione. Ma spicca un importante divario Nord-Sud: valori più elevati della media si evidenziano in Calabria, Basilicata, Sicilia, Campania, Puglia, Abruzzo e Lazio, mentre quelli più bassi spettano alle province autonome di Trento e Bolzano e alla Liguria; quindi con una media nazionale del 5,1%, la media della Regione Lazio è 6,6% mentre la media della popolazione dell’ASL Roma 3 affetta dalla malattia del diabete è del 7.32%. La popolazione dell’ASL Roma 3 è di 530.000 residenti, dei quali over 64 ben 118.000, pari al 22,2%, nei Municipi 10,11,12 di Roma Capitale e 79.630 residenti, di cui over 64 13.091, pari al 16,3% nel Comune di Fiumicino.
“Il Manifesto dei diritti e dei doveri della persona con diabete” è un documento realizzato da Diabete Italia, il Comitato per i diritti delle persone con diabete, Italian Barometer Diabetes Obsevatory Foundation e già presentato alla Camera dei Deputati a Roma, con il Patrocinio dell’Intergruppo parlamentare ‘Qualità della vita e diabete‘ e dell’Associazione parlamentare per la prevenzione e la cura delle malattie croniche non trasmissibili e la sostenibilità del sistema sanitario”. Il Manifesto, così aderente alla realtà culturale, sociale e assistenziale italiana, è per sua natura un documento destinato ad evolversi negli anni, il testo non è stato “scritto nella pietra” e si è ritenuto opportuno adattarlo ad una situazione che negli anni è mutata. Tant’è che i promotori hanno così deciso di procedere ad un suo aggiornamento e rilancio, pertanto il nuovo Manifesto si è ampliato di 2 nuove sezioni (la 10 e la 11):
1. Diritti della persona con diabete,
2. Aspettative e responsabilità della persona con diabete e dei suoi familiari,
3. Associazionismo responsabile,
4. Prevenzione del diabete,
5. Controllo del diabete,
6. Impegno nella ricerca,
7. Educazione continua della persona con diabete,
8. Dialogo medico-persona con diabete,
9. Diabete in gravidanza,
10. Diabete in età evolutiva,
11. Diabete nell’anziano fragile,
12. Immigrazione e diabete,
13. Territorio e diabete.
Si tratta di un documento che ha avuto un’audience estesa anche fuori Italia, ispirando “la Carta internazionale dei diritti e delle responsabilità delle persone affette da diabete dell’International Diabetes Federation” varata nel 20011; inoltre, tale Manifesto ed è stato fatto proprio da molte Regioni e, di conseguenza, da molte Aziende Sanitarie.
Per tali motivazione il Dg dell’ASL Roma 3 ha voluto dar vita a questo evento che partendo dall’esame e dalla conoscenza dei contenuti del Manifesto, con l’apporto attivo delle associazioni dei malati di diabete e dei professionisti sanitari, focalizzando la situazione specifica per la patologia del diabete nel territorio di competenza.
Presentato dal Direttore della Comunicazione e Rendicontazione sociale aziendale
Carla Scarfagna, moderato dal Direttore dell’Area delle Cure Primarie
Daniela Sgroi e dalla Dirigente del Dipartimento delle Professioni Sanitarie e Sociali
Gigliola Martinelli, si è sviluppato confronto sul tema con gli interventi di medici, infermieri e rappresentanti delle Associazioni dei Malati di diabete attraverso le relazioni di
Alberto Chiriatti, MMG di Ostia e Vicepresidente FIMMG ROMA,
Giuseppe Pasimeni e
Debora Giannini, medici specialisti e
Paola Saltarelli, infermiera, tutti e tre professionisti operanti presso l’Ambulatorio di Endocrinologia e Diabetologia Asl Roma 3 nonché di
Roberta Di Turi, Diretto del Dipartimento dei Servizi e dell’ Assistenza Farmaceutica.
Sono intervenuti anche Simona Frontoni, presidente Comitato Scientifico Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation; la senatrice
Emanuela Baio, presidente di Salute e Benessere. Fondazione per il Diabete, le Malattie croniche e neurodegenerative, e la Dott.ssa
Titti Suraci, presidente Diabete Italia.
Per testimoniare l’interesse alla problematica da parte degli Enti Locali, erano presenti all’evento anche gli assessori alle Politiche sociali e alla salute,
Germana Paoletti e
Marina Voudouri, rispettivamente dei Municipi 10 e 11 di Roma Capitale .
Il Direttore generale Vitaliano De Salazar, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza della sua sottoscrizione del Manifesto dei diritti e dei doveri della persona con diabete “perché corona un percorso lungo, impegnativo da parte delle associazioni da parte degli operatori della nostra ASL; è un percorso che fa uscire finalmente la cura del diabete dall'ospedale e va nel territorio, La Casa della Salute di Ostia ha suo percorso diagnostico-terapeutico del diabete e quindi ci sarà una vicinanza con risposte più immediate alle esigenze del paziente diabetico. La popolazione diabetica dell’Asl è assistita avendo creato una rete ottima con i medici di famiglia, che ringrazio particolarmente, che sono stati e sono parte attiva di questo percorso diabetico, anche con una telemedicina dedicata al paziente diabetico e attraverso investimenti specifici come attrezzature sanitarie”.
Infatti, il confronto svolto ha evidenziato il ruolo strategico che nel percorso sanitario assistenziale dedicato al paziente con diabete svolto dalla Casa della Salute di Ostia, nella programmazione e gestione delle attività specialistiche a questo percorso finalizzate.
Infine la valorizzazione del contributo originale e specifico della ASL Roma 3 è stata formulata dal Direttore della Comunicazione, Carla Scarfagna, che vedrà, unitamente alle istituzioni locali e le associazioni di tutela dei diritti, l’implementazione di contenuti al Manifesto, a cominciare dall’educazione a stili di vita in grado di prevenire l’insorgenza della malattia ed in particolare programmando e realizzando “Percorsi di cammino”: incontri di walking o di pedalata lungo diversi itinerari: il lungomare, il porto, le pinete e la campagna a ridosso del sito archeologico di Ostia Antica.
Si è trattato, dunque, di un’importante e qualificante iniziativa che centra la questione dell'allarmante prospettiva di un aumento della domanda di salute, per rispondere alla quale il Servizio Sanitario Nazionale sta ponendo le basi per attuare un cambiamento indirizzato a una appropriata ed equa gestione della cronicità, così come dichiarato nel Piano Nazionale della Cronicità, nascendo dall'esigenza di armonizzare, a livello nazionale, le attività di gestione della cronicità, con l'intento di promuovere interventi basati sulla unitarietà di approccio, centrati sulla persona e orientati verso una migliore organizzazione dei servizi e una piena responsabilizzazione di tutti gli attori dell'assistenza.
Il Piano propone nuovi modelli organizzativi centrati sulle cure territoriali e domiciliari, integrate, delegando all'assistenza ospedaliera la gestione dei casi acuti/complessi non gestibili dagli operatori sanitari delle cure primarie.
La "presa in carico" del cittadino dovrebbe avvenire sulla base dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali delineati per ogni patologia, sempre tenendo in considerazione le peculiarità di ogni singolo paziente: questo approccio dovrebbe avere l'obiettivo di offrire ad ogni paziente le cure appropriate al momento giusto e nel luogo giusto, ricevendo l'assistenza di operatori sanitari che, per ruolo e competenze, possono prenderlo in cura affrontando e risolvendo i problemi di salute con un approccio sistemico e multidimensionale.
Saverio Proia
04 marzo 2019
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