Nefrologia e Dialisi, Asl Rieti: incontro e confronto tra pazienti, familiari e associazioni emodializzati
Studi recenti hanno mostrato che il tempo di contatto medico-paziente può avere risultati importanti rispetto alla sopravvivenza e alle ospedalizzazioni. In questo senso, l’incontro del 2 dicembre è stato un momento di ascolto per il miglioramento della comunicazione e di informazione, per veicolare quei comportamenti che “fanno star bene” e che possono permettere al paziente di convivere al meglio con la propria cronicità.
03 DIC - Si è tenuta il 2 dicembre, presso la Direzione aziendale di via del Terminillo, una iniziativa dedicata ai pazienti con malattia renale, in terapia dialitica, con trapianto di rene ed ai loro familiari. L’evento, voluto dalla Direzione aziendale della Asl di Rieti e organizzato dalla Unità di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale de’ Lellis diretta dal dottor
Walter Valentini, è stato un momento di incontro e confronto tra i pazienti della provincia di Rieti che presentano una malattia renale cronica con vari stadi, i volontari dell'Associazione Nazionale Emodializzati (ANED sede Lazio) e gli operatori sanitari della Unità di Nefrologia e Dialisi della Asl di Rieti.
"Attraverso studi recenti - spiega una nota della Asl di Rieti -, è stato valutato come il tempo di contatto medico-paziente possa avere risultati importanti rispetto alla sopravvivenza e alle ospedalizzazioni. In questo senso, l’incontro del 2 dicembre è stato un momento di ascolto per il miglioramento della comunicazione e di informazione, per veicolare quei comportamenti che 'fanno star bene' e che possono permettere al paziente di convivere al meglio con la propria cronicità"
Tra i temi che sono stati affrontati, “il diverso tipo di alimentazione da adottare”: come la dieta ipoproteica, “la terapia farmacologica”, “le sedute di emodialisi”, “la dialisi peritoneale” fatta all'interno della propria abitazione, “il trapianto di rene” nelle sue diverse specificità. "Tali informazioni - conclude la nota - consentono di acquisire e mantenere le risorse indispensabili per gestire la propria vita con la malattia, condividere le responsabilità ed essere nel contempo protagonisti del proprio stato di salute".
03 dicembre 2018
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