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Cannabis terapeutica. A Roma arriva ‘NoDol24’ 

Nuovo servizio specialistico che mette a disposizione terapie e interventi all’avanguardia presso la clinica Valle Giulia di Roma competenze per trattare il dolore a 360°. Unico in Italia ad applicare tecniche endoscopiche contro mal di schiena ed ernia del disco

14 NOV - “Cannabis terapeutica, troppo spesso una ‘chimera’ per i pazienti afflitti da dolore cronico. E’ già dal 2007 che in Italia i medici possono prescrivere preparazioni magistrali, allestite dal farmacista, a base della sostanza attiva che si ottiene dalle infiorescenze della cannabis, da assumere sotto forma di decotto, gocce, o per inalazione, o medicinali specifici in compresse. Eppure, anche se i farmaci cannabinoidi dovrebbero essere ormai sdoganati, e in 12 Regioni essi vengono erogati dal sistema sanitario nazionale, sono diversi i pazienti che lamentano ostacoli nell’accesso a tale soluzione”. Ed ecco che a Roma nasce un nuovo servizio specialistico di terapia del dolore apre alla prescrizione di questi prodotti per tutti i malati che hanno bisogno (e che abbiano l'indicazione medica).
 
“Lenire il dolore e il malessere di gravi malattie attraverso le proprietà della cannabis terapeutica” è una delle opzioni del nuovo servizio ‘NoDol24’ della clinica Valle Giulia di Roma, nato con l’obiettivo di trattare il dolore a 360°, attraverso le più diverse soluzioni: dai farmaci, alle terapie ambulatoriali, fino agli interventi chirurgici mininvasivi. La scelta di rivolgersi a una struttura privata consente di avere la garanzia di un approvvigionamento rapido e di essere seguiti passo passo da specialisti in terapia del dolore. “La cannabis terapeutica dovrebbe essere uno strumento medico ormai sdoganato - dice il responsabile di NoDol24, Stefano Meloncelli, anestesista e specialista in terapia del dolore - ma da noi giungono molti pazienti che hanno un’indicazione a questo trattamento (dolore cronico che non risponde ad altre terapie e/o unito a spasticità, depressione, inappetenza e ansia, neuropatia, dolore post-herpetico, dolore pelvico cronico), eppure non sono riusciti a ottenere la loro terapia in altre strutture. Si tratta di prodotti privi di effetti collaterali, che noi prescriviamo attraverso uno specifico ricettario, dopo un’accurata visita e la stesura di un piano terapeutico personalizzato. Il costo è abbastanza contenuto, simile a quello necessario per le terapie con farmaci antinfiammatori. A volte si ignora che tutti i medici possono prescrivere soluzioni a base di cannabis terapeutica, rivolgendosi a farmacisti con laboratorio galenico in grado di preparare la formulazione”.
 
Dolore oncologico, dolore cronico di ogni genere, ma anche cefalea ed emicrania, nevralgia del trigemino, mal di schiena ed ernia del disco, fibromialgia, artrosi. Sono solo alcune delle patologie che vengono trattate presso ‘NoDol24’, attraverso una serie di strumenti, scelti in maniera progressiva e personalizzata dai medici specialisti, su misura per il singolo paziente: “Consideriamo il dolore - prosegue Meloncelli, unico medico italiano chiamato a insegnare le metodiche di endoscopia in terapia del dolore ai cadaver workshop a Salisburgo (Austria) e Mulheim (Germania) - esso stesso una malattia, dal momento che la maggior parte delle sindromi dolorose sono a lenta evoluzione e che hanno la cura del sintomo come target terapeutico. Il nostro servizio è il primo in Italia a offrire una nuova opzione per i tantissimi pazienti affetti da ernia del disco, che consente di non accontentarsi del trattamento sintomatico con i farmaci, ma nemmeno costringe ad approdare alla chirurgia standard: si tratta dell’endoscopia, grazie alla quale possiamo intervenire in maniera minivasiva ottenendo ottimi e duraturi risultati, senza ‘aprire’ e minimizzando il rischio di toccare la spina dorsale, che è ciò che i pazienti più temono. Con un recupero rapidissimo e un benessere che perdura per 5-10 anni. Una tecnica applicabile anche in caso di mal di schiena classico, seconda causa di assenza dal lavoro in Italia, o di problemi all’anca o al ginocchio”. Meloncelli sarà a Roma sabato 24 novembre (orario e luogo....) proprio per un corso per medici dal titolo ‘Endoscopia in terapia del dolore: nuovi approcci endoscopici sulle faccette articolari, articolazione sacroiliaca e nervi periferici’: con l’aiuto di tre ‘live surgery’ i partecipanti, iscritti da molti Paesi europei, potranno acquisire la tecnica che viene applicata nella clinica romana come unicum in Italia.
 
 
In una struttura dove si cura il dolore, il mal di testa non può che avere un ruolo di prim’ordine. Un disturbo “che colpisce soprattutto le donne, donne giovani, con un effetto invalidante e spesso difficile da trattare - specifica Stefano Meloncelli - basti pensare che molti pazienti lamentano anche 15 attacchi forti al mese. Sono diverse ormai le armi farmacologiche che abbiamo a disposizione e oggi con il prodotto giusto si può garantire sollievo. Nella nostra struttura, però, accompagniamo la terapia con i medicinali a una serie di altre soluzioni. Come la radiofrequenza antalgica, che opera un vero e proprio ‘reset’ dei nervi. Avviene attraverso l’applicazione di placchette sul cranio che inviano impulsi di radiofrequenza e viene eseguita in anestesia locale perché proprio questi impulsi possono risultare leggermente dolorosi in quanto ‘ricordano’ il proprio mal di testa. Ma ha grande effetto, anche nel caso di nevralgia del trigemino: è efficace nel ridurre il numero e l’intensità di attacchi dolorosi e ha un costo molto accessibile, oltre a rendere in molto casi non più necessario l'uso di farmaci. Per tutti i casi in cui l’emicrania è ormono-dipendente, quindi tipica delle pazienti donne, un’altra opzione molto valida è quella dell’agopuntura - assicura Meloncelli, esperto in questa metodica - che viene applicata con successo in questa come in altre varie forme di dolore e che nel nostro servizio verrà offerta come opzione per una serie di altre problematiche mediche, dalla depressione al desiderio di smettere di fumare, fino alle donne in gravidanza con feto podalico che vogliono tentare di farlo ‘rivolgere’ per garantirsi un parto naturale”.

14 novembre 2018
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