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Villa San Pietro. Chierchia (Cisl Fp Lazio): “Subito un tavolo con direzione Ospedale e Regione per tutelare personale fino alla ripresa”

“Tutti i lavoratori devono continuare a svolgere la loro attività al servizio delle persone, senza perdere giornate di lavoro e quindi di salario. Ma, terminata la messa in sicurezza e l’evacuazione dei pazienti ricoverati”. Così Roberto Chierchia, segretario generale della Cisl Fp Lazio a margine di una tragedia sfiorata nella struttura di Villa San Pietro a seguito dell'incendio del 3 novembre scorso.

05 NOV - “Dopo la tragedia sfiorata e sventata anche grazie al grande spirito di abnegazione dimostrato dai lavoratori, ora emerge la preoccupazione rispetto alla tenuta dei livelli salariali e occupazionali dei dipendenti a seguito dell’interruzione delle attività assistenziali. È per questo motivo che chiediamo all’ospedale Villa San Pietro e alla Regione Lazio di fare al più presto chiarezza, coinvolgendo le parti sociali al fine di velocizzare la riapertura e trovare soluzioni che garantiscano continuità lavorativa e retributiva agli operatori”.
 
Così in una nota Roberto Chierchia, segretario generale della Cisl Fp Lazio, lancia l’allarme sui tempi di ripristino dei reparti della struttura ospedaliera investita dallo spaventoso incendio del 3 novembre scorso. Tempi che potrebbero comportare gravi disagi per i cittadini, per gli oltre 400 posti letto gestiti dall’importante ospedale religioso per conto del servizio sanitario regionale, ma che mettono in apprensione anche il personale sanitario, tecnico, amministrativo e di assistenza.

Domani infatti riapriranno gli ambulatori, il centro trasfusionale lavorerà al San Filippo Neri, una equipe è già stata dislocata al San Camillo, ma per la riapertura completa di Villa San Pietro si parla di attendere almeno tre mesi. “Tutti i lavoratori devono continuare a svolgere la loro attività al servizio delle persone, senza perdere giornate di lavoro e quindi di salario. Ma, terminata la messa in sicurezza e l’evacuazione dei pazienti ricoverati, c’è una complessa questione organizzativa da risolvere, che riguarda gli 800 dipendenti alle dirette dipendenze della struttura ospedaliera e i circa 150 lavoratori esternalizzati delle cooperative che gestiscono i servizi ausiliari, il trasporto malati, il cup, le pulizie e la vigilanza dell'ospedale” sottolinea Chierchia.

“Bisogna agire in fretta e tutelare utenti e lavoratori”, conclude il segretario Cisl Fp Lazio. “Chiediamo di avviare subito un confronto per affrontare il post emergenza consentendo a tutto il personale del Fatebenefratelli Villa San Pietro di Roma di avere sicurezze sul diritto al lavoro e ai cittadini di non perdere magari per mesi pezzi essenziali di servizi alla salute”.

05 novembre 2018
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