Aggressione al Punto di primo intervento di Ladispoli
Un uomo portato dall'ambulanza dell'Ares 118 si è scagliato contro il personale sanitario e poi ha dato un pugno in faccia all’uomo della sicurezza, fratturandogli il setto nasale e procurandogli un trauma cranico. Danni alle vetrate, ai macchinari e agli arredi. D’Amato: “Atto grave, garantire la sicurezza del personale”.
25 OTT - Aggredito il personale sanitario del Punto di primo intervento, in ospedale una guardia giurata colpito al volto con un pugno, locali semidistrutti. E’ accaduto l’altra sera a Ladispoli. A notte fonda, riferisce il
Corriere della Sera, un'ambulanza dell'Ares 118 ha portato nel Ppi un paziente in stato di incoscienza. Dopo una prima visita, quando i sanitari hanno iniziato le operazione per la somministrazione di una flebo, l'uomo si è svegliato all'improvviso ed ha iniziato a dare in escandescenza.
Dopo aver ricevuto i primi calci e pugni, medici ed infermieri si sono riparati dietro ad una vetrata, rassicurati anche dall'arrivo della guardia giurata, richiamata dalle urla, che è stato però colpito in volto da un pugno violento ed è caduto a terra sbattendo la testa.
“La vicenda accaduta a Ladispoli – commenta in una nota l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio,
Alessio D’Amato - è assolutamente grave e segnala l’esigenza di garantire la sicurezza degli operatori sanitari. Auspico che chi ha commesso dei veri e propri reati danneggiando cose e aggredendo persone sia assicurato alla giustizia e paghi fino all’ultimo euro per i danni alle strutture. Agli operatori tutta la solidarietà così come al vigilante aggredito che si trova in ospedale”.
25 ottobre 2018
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