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A Roma è emergenza per smaltimento farmaci scaduti. Federfarma Lazio: “Un disservizio intollerabile”

Bidoni bianchi, all'esterno delle farmacie, traboccanti di scatole di medicinali scaduti. In altri casi, assenza totale degli appositi contenitori. Sono queste le immagini ritratte dalle fotografie scattate dai cittadini romani, in nove diversi Municipi, durante il mese di dicembre. A farsi portavoce della denuncia è il presidente di Federfarma Lazio, Osvaldo Moltedo: “Non è solo un problema di decoro, ma anche di sicurezza”. La replica dell’Ama: “la gran parte dei punti di raccolta risulta funzionante e capiente”.

09 GEN - “La raccolta dei farmaci scaduti che i cittadini portano nelle farmacie non avviene in modo regolare”. La denuncia arriva dal presidente di Federfarma Lazio, Osvaldo Moltedo, attraverso un’intervista pubblicata sulle cronache romane del Corriere della Sera. “L’emergenza rifiuti a Roma - ha specificato Moltedo - non poteva non riguardare anche il capitolo farmaci”.
 
A testimoniarlo le denunce dei cittadini residenti in nove dei quindici municipi della Capitale che, durante il mese di dicembre, hanno scattato numerose fotografie che immortalano i bidoni bianchi all'esterno delle farmacie traboccanti di scatole di farmaci. Altre immagini, invece, ritraggono addirittura l’assenza totale degli appositi contenitori per gettare i medicinali scaduti.
 
È un disservizio intollerabile - ha detto Moltedpo - Se poi nel bidone si rompe la chiusura di sicurezza, incidente che è avvenuto moltissime volte negli ultimi mesi, il contenitore non viene cambiato. Così i farmacisti non sanno dove mettere le medicine scadute, portate dai cittadini, che per legge non possono essere custodite all’interno delle farmacie. Se poi in molte farmacie manca addirittura il bidone, la frittata è fatta”.
 
Non è solo un problema di decoro – ha spiegato il presidente di Federfarma Lazio - ma di sicurezza: vagabondi e animali randagi potrebbero provare a prendere le medicine scadute. E se dovessero ferirsi con le siringhe o assumere pillole o fiale scadute, di chi sarebbe la responsabilità? A volte dall’Ama si sono giustificati dicendo che avevano problemi di personale. Ovviamente sono giustificazioni inaccettabili per una città come Roma”.
 
Pronta la replica dell’Ama: “degli oltre 750 punti di raccolta dei medicinali caduti in città, la gran parte risulta funzionante e capiente, e comunque stiamo lavorando per sostituire in fretta i bidoni rotti”. E dall’azienda romana di raccolta rifiuti arriva anche un consiglio per i cittadini: “ammassare i foglietti illustrativi e le scatole vuote dei farmaci nei contenitori di carta e cartoni, così - ha concluso l’Ama - da non occupare spazio prezioso per blister, fiale e siringhe nei bidoni delle medicine scadute”.

09 gennaio 2018
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