Diabete. Approda a Roma il progetto per le scuole “Sono un t1po”
Un progetto itinerante, partito a maggio da Napoli, che attraverserà tutta l’Italia, da Nord a Sud, arrivando nelle scuole di primo grado, per informare gli alunni, gli insegnanti e le famiglie su cosa sia il diabete di tipo 1 e come gestirlo nella vita di tutti i giorni. Petrangolini (Pd): “Per fronteggiare la patologia serve la collaborazione tra regione, cittadini e operatori”.
05 DIC - Tappa a Roma, oggi, per “Sono un T1po”, ilun progetto di sensibilizzazione ideato da AGD Italia in collaborazione con Lilly con il patrocinio di Siedp (Società Italiana di Endocrinologia eDiabetologia Pediatrica) e Diabete Italia.
Il progetto itinerante, partito a maggio da Napoli e arrivato nel Lazio, attraverserà tutta l’Italia, da Nord a Sud, fermandosi nelle scuole di primo grado, per informare gli alunni, gli insegnanti e le famiglie su cosa sia il diabete di tipo 1 e come gestirlo nella vita di tutti i giorni. Oggi è stata la volta di Roma e del Lazio.
Nelle scuole verranno letti i fumetti Disney dedicati a Coco, una scimmietta simpatica e vivace che ha il diabete di tipo 1. Verranno proiettate le video-storie di Elisa, Salvatore e Nicoleta, tre bambini che potrete conoscere sul sito www.sonountipo.it. e sarà presentato il concorso di disegno... e tu che t1po sei?
Potranno partecipare al Concorso di disegno tutte le scuole italiane, anche quelle non coinvolte direttamente dal progetto. Partecipare è facile, si dovrà disegnare un fumetto nel quale dare consigli a Nicoleta, Salvatore ed Elisa su come fare sport, esercitare la propria creatività ed essere golosi anche con il diabete di tipo 1. Le tre classi vincitrici riceveranno in premio una Biblioteca didattica composta da 100 libri. Scopri come partecipare sul sito www.sonountipo.it
“Sono Un T1po” è il proseguo della Campagna di Educazione alla Salute Infantile sul diabete di tipo 1, lanciata nel 2013 e basata sui fumetti “Coco e la festa di Pippo” e “Coco torna a scuola”, che ha toccato numerose scuole in 15 regioni italiane.
Alla presentazione del progetto, oggi a Roma, sono intervenuti anche Rodolfo Lena, Presidente della Commissione Politiche Sociali e Salute della Regione Lazio, e
Teresa Petrangolini, consigliere regionale del Lazio (Gruppo Pd).
“Il progetto ‘Sono un t1po’ - ha detto Lena - vuole sottolineare che per sconfiggere il diabete infantile di tipo 1, è necessario iniziare dall'informazione e dalla prevenzione. Bisogna far capire come i bambini con il diabete possano divertirsi, giocare e avere una vita attiva come gli altri. E per farlo dobbiamo iniziare parlando agli adulti, dobbiamo informarli su cosa sia il diabete giovanile, quali i sintomi e come gestirlo nel modo migliore possibile tramite un corretto stile di vita, fatto di attività fisica e sana alimentazione”.
“Questa mattina alla Regione Lazio, davanti a 300 bambini - ha concluso Lena - abbiamo voluto trasmettere un messaggio positivo relativo a come affrontare questa malattia anche tramite un concorso di disegno aperto alle scuole primarie di tutta Italia per ispirare, informare e chiamare a partecipare”.
“Per curare il diabete – ha detto invece Teresa Petrangolini - bisogna prima di tutto imparare a ‘curare la propria vita’, a volersi bene, ad adottare stili di comportamento corretti. L’iniziativa di questa mattina promossa con il patrocinio della Regione Lazio ha proprio questo obiettivo. E’ molto importante che la Regione dia il proprio sostegno alle associazioni e alle scuole impegnate a informare ed educare i più piccoli sul diabete infantile”.
“Questo progetto è bellissimo e meritorio – ha proseguito Petrangolini - perché è rivolto ai bambini e usa pertanto gli strumenti adeguati per l’età evolutiva. Sappiamo infatti che lo sforzo terapeutico deve concentrarsi prima di tutto sull’educazione – in particolare quella alimentare – al fine di gestire adeguatamente una patologia che tocca in profondità la vita familiare e sociale dei più piccoli. Proprio per questo è geniale l’idea di utilizzare i fumetti della Disney che sono strumenti di conoscenza facilmente accessibili, capaci di favorire la socializzazione e la condivisione senza pregiudizi”
“Allo stesso modo – continua la consigliera del Pd - è importante che l’ambiente scolastico sia il più possibile accogliente e sicuro garantendo ai bambini la possibilità di partecipare a tutte le attività scolastiche. Il bambino non deve essere trattato come un malato, né tantomeno medicalizzato, ma circondato da personale scolastico preparato e attento”.
“Il valore aggiunto di un progetto come questo – conclude Petrangolini - consiste proprio nella collaborazione e nella condivisione tra diversi protagonisti: le associazioni dei pazienti, i diabetologi pediatri, gli insegnanti, le scuole. Sono molto contenta e orgogliosa, dunque, del fatto che la nostra Regione Lazio abbia sposato e favorito questo progetto mettendosi al servizio dei cittadini e degli operatori professionali”.
05 dicembre 2017
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