In scienza e coscienza. Convegno a Roma. Lavra (Omceo): “No alla medicina meccanicistica”
“Separare la scienza dalla coscienza, dice il presidente dei medici romani presentando il convengo che si svolgerà sabato, ci pone nell'ambito di una professione vissuta solo in senso meccanicistico e non valoriale, etico e umanistico. Non è questo il percorso giusto, in cui rischia di scivolare la nostra professione”.
25 NOV - 'In scienza e coscienza', è il tema del convegno organizzato dall'Omceo Roma che si terrà sabato, 26 novembre, presso la sede dell’Ordine a Roma Tra i relatori il presidente dell'Omceo Roma,
Giuseppe Lavra, il rettore della Sapienza,
Eugenio Gaudio, e l'ex ministro della Salute,
Girolamo Sirchia. Presidenti del convegno
Cristina Patrizi e
Anna Maria Cipriani.
Ne anticipa gli obiettivi il presidente dell'Ordine Lavra. "L'uomo è solo una macchina oppure è anche fatto di emozioni, spiritualità ed esistenzialità? La medicina è una scienza umanistica – dice - e non può essere ridotta a una direzione meramente meccaniscistica, ma deve curare anche gli aspetti più umanistici che sono parte integrante dello scibile di un professionista medico".
"Il rapporto medico-paziente deve quindi essere improntato su una relazione professionale basata sul binomio 'scienza e coscienza', per ritrovare quella sacra alleanza insita nel principio cristiano di 'Ama il prossimo tuo come te stesso'. Separare la scienza dalla coscienza - avvisa il presidente - ci pone nell'ambito di una professione vissuta solo in senso meccanicistico e non valoriale, etico e umanistico. Non è questo il percorso giusto, in cui rischia di scivolare la nostra professione".
"Il nostro codice deontologico rappresenta il mezzo per riaffermare lo strumento valoriale - sottolinea Lavra - e deve essere sempre aggiornato. I suoi contenuti saranno, infatti, parte fondante dello svolgimento dei lavori del convegno stesso. Spiegheremo, in tale sede, il significato e il valore giuridico delle norme del Codice e affronteremo il contesto del Servizio sanitario nazionale, che potrebbe essere rivisto e corretto in una ottica eticamente impostata".
L'Omceo Roma punta su una formazione che sappia adeguarsi all'evoluzione dei tempi. "Vogliamo definire quali sono i percorsi di aggiornamento- afferma ancora Lavra- e per farlo abbiamo bisogno di portare all'interno del percorso formativo del medico quelle che sono le competenze non tecniche: la deontologia, la capacità di comunicazione e la competenza di avere una mentalità epistemologicamente orientata alla conoscenza del significato della professione medica stessa. Questa formazione deve partire dall'Università: è assurdo che oggi un medico non abbia una formazione per la comunicazione, oppure che non conosca quali siano i limiti oltre alle possibilità proprie della professione medica".
Oggi la medicina è "declinata in senso di organizzazioni sanitarie che prevedono più figure professionali. A maggior ragione bisogna che si superi la confusione che in questa realtà si sta innescando. Tutte le figure professionali, sia nell'ambito della multidisciplinarietà che in quello della multiprofessionalità, devono essere richiamate a una competenza specifica per evitare confusioni che negano al paziente le giuste e necessarie referenze sugli aspetti per cui devono essere gestiti. Nel disordine- avverte Lavra- chi ne fa le spese è sempre il paziente".
Il convegno 'In scienza e coscienza' è il primo evento dell'Omceo Roma che sarà in diretta streaming. Questo perché "c'è bisogno di far arrivare lontano i messaggi che intendiamo lanciare. Con lo streaming vogliamo arrivare a tutti, superando le limitazioni geografiche. Per partecipare basta solo un po' di buona volontà e- conclude il presidente- tutti, comodamente, potranno seguire i lavori".
25 novembre 2016
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