Lazio. Tumori, Zingaretti inaugura la Spect-Tc al Regina Elena
Il macchinario garantisce un consistente salto di qualità in quanto consente accuratezza diagnostica, riduzione dei tempi di attesa per gli esami scintigrafici del 30%, minor dose di radiazioni per il paziente e riduzione di esposizione anche per l’operatore oltre che notevole semplificazione del lavoro.
29 MAR - Inaugurata oggi la Spect-Tc multislice a 6 strati dell'Unità di Medicina Nucleare dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena. Dall’unione di una tecnica tomografica (Spect) in grado di ricostruire la distribuzione tridimensionale della radioattività all’interno di organi e/o tessuti del corpo umano e una tecnica di diagnostica per immagini (TC) si genera, in un'unica sessione, un immagine ibrida in grado di fornire informazioni morfologiche e funzionali delle patologie tumorali.
Da qui la possibilità di diagnosi più selettive e precoci, con un risparmio di studi diagnosti aggiuntivi. I vantaggi sono molteplici: accuratezza diagnostica, riduzione dei tempi di attesa per gli esami scintigrafici del 30%, minor dose di radiazioni per il paziente e riduzione di esposizione anche per l’operatore oltre che notevole semplificazione del lavoro.
L’investimento è stato possibile grazie alla convenzione con il Ministero della Salute per la realizzazione del progetto in conto capitale.
“Oggi è tutto più fluido, flessibile – ha evidenziato
Marta Branca Commissario Straordinario degli IFO - e si ragiona per reti interattive, per piani di collaborazione, per hub and spoke. In un IRCCS la complessità di gestione contemporanea di attività clinica, di ricerca e di formazione ci “costringe” di continuo a ripensare ed ottimizzare processi organizzativi, a innovare e a mettere a punto modelli vincenti. E’ nostro dovere mettere a disposizione del territorio il know how acquisito e collaborare con Asl e aziende sanitarie al fine di rafforzare l’eccellenza della sanità del Lazio”.
“L’utilizzo della SPET/TC nell’ambito dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali oncologici – ha illustrato
Rosa Sciuto, responsabile di Medicina Nucleare - permetterà di ottenere diagnosi più precise e precoci grazie alla disponibilità di una doppia informazione – morfologica e funzionale – associata a elevata qualità dell’immagine con un risparmio di studi diagnostici aggiuntivi consentendo in alcuni casi di evitare ulteriori esami oppure di selezionare l’esame più adeguato e mirato per la definizione del quesito diagnostico, nonché di abbattere i tempi di attesa per prestazioni scintigrafiche fino al 30%”.
“Il nuovo strumento produce due importanti miglioramenti: migliore qualità dell'analisi che si sta svolgendo e un dimezzamento dei tempi, utile per abbattere le liste d'attesa e riportare nel Lazio tanti pazienti che purtroppo per una devastazione del sistema erano costretti a emigrare o rivolgersi ad altre regioni per esami urgenti. In poco più di un anno questa è la terza visita all'Ifo. La prima fu per l'inaugurazione di nuovi laboratori, alcuni mesi fa ci fu l'apertura delle nuove sale operatorie e oggi siamo qui per questo nuovo macchinario”, ha sottolineato il governatore,
Nicola Zingaretti.
29 marzo 2016
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