Lazio. Flp: “Su nuove assunzioni Regione non considera idonei in graduatoria. In arrivo diffida”
26 MAR -
Gentile direttore,
la FLP Sanità con nota del 23 marzo 2016 scrive alla Regione Lazio e al Direttore Generale del Policlinico Umberto I in merito al Decreto del Commissario Ad Acta n. UOO57 del 29/02/2016 con cui l'Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I è stata autorizzata nell'anno 2016 all'assunzione di n. 60 CPS Infermieri in deroga al blocco del turn over, osserva quanto segue.
La circostanza che nella Regione Lazio c’è intenzione di assumere stabilmente nel settore della Sanità Pubblica con il lodevole obiettivo di ridurre i servizi esternali rappresenta una notizia positiva nell'ottica della piena efficienza e qualità dei servizi essenziali resi ai cittadini.
Ciò che però si palesa come una “nota stonata” sono le modalità con cui l'Amministrazione regionale intende procedere alle assunzioni ossia prevedendo da subito un nuovo bando di concorso mentre, pur citando la graduatoria ancora vigente nello stesso nosocomio (Deliberazione n. 349/2007) ma per i soli vincitori, si dimentica dei numerosi idonei che hanno superato la stessa selezione. Allo stesso tempo la Regione cade in contraddizione quando stabilisce, nello stesso Decreto U0057, lo scorrimento della graduatoria vigente dei dirigenti farmacisti con l'assunzione degli idonei non comprendendosi le ragioni della mancanza di analoga decisione per il personale infermieristico.
Questa O.S. è già intervenuta, con le note prot. n. 11/2015 del 26/08/2015 e n. 25/2015 del 25/09/2015, diffidando la Regione Lazio a non procedere all'assunzione di personale a tempo determinato in occasione del Giubileo con un nuovo avviso pubblico prima dello scorrimento delle graduatorie esistenti per posti a tempo indeterminato a causa della violazione di disposizioni normative e regolamentari oltre che degli attuali orientamenti giurisprudenziali in materia. Anche in quell'occasione sono stati usati due pesi e due misure dal momento che si è proceduto ad autorizzare per lo stesso evento giubilare la chiamata degli idonei della graduatoria infermieri vigente all'Ares 118.
Questi provvedimenti portano a pensare che la Regione, salvo singoli casi in cui si comporta in maniera contraddittoria e “speciale”, abbia deciso l’assunzione di personale sanitario, in particolare quello infermieristico, dando priorità all'espletamento di nuove procedure concorsuali rispetto allo scorrimento delle graduatorie per posizioni a tempo indeterminato in netta violazione della normativa vigente in materia assunzionale nelle PP.AA. oltre che del principio costituzionale di buon andamento nella P.A. Si fa riferimento in particolare alle disposizioni contenute nella L. 125/2013 nonché alle recenti pronunce giurisprudenziali tra cui la sentenza del Consiglio di Stato sez. VI n. 1796 del 09/04/2015 e la deliberazione della Corte dei Conti sezione Controllo del Friuli Venezia Giulia n. 27/2015. Si continua a trascurare il consolidato orientamento secondo cui nella P.A. lo scorrimento delle graduatorie costituisce la regola nel nostro Ordinamento mentre l'indizione del concorso l'eccezione in relazione anche ad obiettivi di contenimento della spesa che interessano in particolar modo le Regioni in piano di rientro.
Ciò che preme sottolineare è anche l'aspetto umano della vicenda. Infatti, nella Regione Lazio sono vigenti numerose graduatorie e molte riguardano il personale infermieristico (Azienda Ospedaliera Sant'Andrea, Policlinico Umberto I, Università Tor Vergata, Azienda Ospedaliera San Giovanni, Ares 118, Asl Rieti, Ospedale San Filippo Neri, Asl RMF, INMI Spallanzani) prorogate da ultimo proprio per consentire lo scorrimento delle stesse in applicazione della cd Legge D'Alia che ha recepito i diffusi orientamenti giurisprudenziali in materia. E' noto che da queste graduatorie varie aziende sanitarie regionali attingono per le sostituzioni a vario titolo di dipendenti e che pertanto questi infermieri chiamati da anni a tempo determinato, sebbene spesso per periodi frammentati, sono da considerarsi precari a tutti gli effetti e come tali da stabilizzare tramite lo scorrimento delle graduatorie di riferimento tenendo conto che hanno già superato le prove selettive di un concorso pubblico.
Ma allo stesso tempo l'utilizzo a tempo determinato degli idonei dimostra come queste persone, da tempo impiegate nei servizi essenziali degli ospedali e delle ASL e spesso nelle aree critiche, costituiscono professionalità attualmente utili che non ha senso “far scadere” unitamente alle graduatorie ove sono collocati. Sono portatori di un'esperienza che non va sprecata nell'interesse stesso della qualità e continuità dei servizi e nel perseguimento dei LEA senza considerare l'aspetto del contenimento dei costi.
Si suppone che la Regione sappia esattamente il numero dei precari idonei nelle varie graduatorie ancora valide poiché il Decreto n U00539 del 12/11/2015 considera ciò già in possesso della competente struttura regionale.
Lo stesso Decreto sopracitato prevede inoltre di avviare la procedura di stabilizzazione previo accertamento entro il 1 febbraio di ogni anno del numero complessivo dei cessati e del numero delle unità interessate al processo di stabilizzazione distinto per anno e per disciplina e profilo, anche sulla base della riorganizzazione della rete dell’assistenza e dell’adozione dei nuovi Atti Aziendali.
Dovrebbe pertanto essere agevole predisporre un piano assunzionale a livello regionale che tenga conto in primis di tutte le graduatorie vigenti sulla base dei fabbisogni di personale delle varie Aziende Sanitarie stabilizzando quei precari che hanno già espletato prove selettive ed evitando al contempo i costi e i rallentamenti derivanti da tutti i ricorsi che possono attivarsi in caso contrario. Ciò è possibile destinando a tale scopo il 50% delle risorse derivanti dallo sblocco del turn over (ora al 30% per il 2016) come previsto dallo stesso Decreto U00539. Si ritiene quest'ultimo un passaggio obbligato (oltre che opportuno ed economico) prima che sia esperibile la strada del concorso con riserva per altro tipo di personale precario, che non ha superato una procedura concorsuale, in ottemperanza al DPCM del 06/03/2016, che fa comunque salve le graduatorie vigenti.
La Regione, secondo la scrivente O.S., sulla scorta dei dati già a sua disposizione, dovrebbe quindi autorizzare fin da subito le Aziende all’assunzione di personale mediante lo scorrimento di graduatorie di concorso ancora valide nell’anno 2016 strutturando tutti i precari idonei in graduatoria che hanno i requisiti per essere stabilizzati senza ulteriore prova concorsuale
La scrivente O.S. pertanto si trova costretta:
· a diffidare la Regione Lazio a procedere per l’anno 2016, in attuazione della deroga del 30%, all’assunzione dei vincitori e degli idonei che si trovano nelle graduatorie a tempo indeterminato nell'ambito del SSR, in particolare in quelle per infermieri, e quindi a stabilizzare i precari in esse inserite riservando a tale scopo il 50 % di budget assunzionale per lo stesso anno 2016. Ciò in via prioritaria rispetto ad altro tipo di personale precario per cui sono previste procedure concorsuali ai sensi del succitato Decreto Regionale e del recente DPCM del 6 marzo 2015.
· In particolare si diffida la Regione e il Direttore Generale del Policlinico Umberto I allo scorrimento della graduatoria di infermieri vigente al Policlinico con l'assunzione degli idonei prima di procedere all'espletamento di una nuova procedura concorsuale.
Dott.ssa Elena Izzo
Coordinatore Territoriale Regione Lazio
FLP Sanità
26 marzo 2016
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