Farmaceutica. Apre i battenti a Roma la terza edizione della Scuola di formazione di Farmindustria
Oltre 170 giovani di industrie farmaceutiche parteciperanno alla tre giorni che si apre con un modulo trasversale dedicato a illustrare ruolo e mission di Farmindustria. Nelle altre due giornate si parlerà di Market Access, Biotecnologie e farmaci per Terapie Avanzate. Scaccabarozzi: "Il numero dei partecipanti conferma che la sinergia tra aziende e Associazione è vincente per la crescita della cultura scientifica sul farmaco”.
01 DIC - Oltre 170 giovani di industrie farmaceutiche, in particolare neoassunti, partecipano a Roma dall’1 al 3 dicembre, alla terza edizione della Scuola di Formazione Farmindustria. “Il numero dei partecipanti è aumentato di volta in volta così come la collaborazione sulle materie da approfondire nel vasto e dinamico mondo del farma - afferma
Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Farmindustria -. Ciò dimostra che la Scuola è un servizio sempre più apprezzato dalle imprese associate e che Farmindustria rappresenta un autorevole riferimento. E soprattutto è una conferma che la sinergia tra aziende e Associazione è vincente per la crescita della cultura scientifica sul farmaco”.
Una “tre giorni” che si apre con un modulo trasversale dedicato a illustrare ruolo e mission di Farmindustria. Nelle altre due giornate si parlerà di Market Access, Biotecnologie e farmaci per Terapie Avanzate. I docenti, oltre al Presidente e al Direttore Generale, sono per la maggior parte esperti aziendali e dirigenti dell’Associazione. Alcune relazioni saranno svolte invece da rappresentanti dell’Agenzia Italiana del Farmaco, dell’Istituto Superiore di Sanità, di Telethon, della SDA Bocconi e di diversi IRCCS.
“La Scuola di formazione Farmindustria – continua Scaccabarozzi – è un’occasione per mettere in luce quanto sia importante per la salute, per la Ricerca e per la manifattura l’industria farmaceutica. Un patrimonio di innovazione, produzione e occupazione qualificata del Paese. Oggi su 63.000 addetti totali, infatti il 90% è laureato o diplomato, con una forte componente femminile (sono il 53% del totale dei ricercatori, e il 44% degli addetti complessivi). Il futuro è già alle porte con importanti sfide che riguardano la governance del settore. E proprio in quest’ottica la Scuola – conclude Scaccabarozzi – può dare un contributo concreto ai professionisti delle nostre aziende.”
01 dicembre 2015
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