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Lazio. Pronto soccorso. L'allarme dei giovani medici dell'Anaao: "Precario quasi un medico su tre"

Quasi il 30% dei medici in pronto soccorso è costituito da personale con contratti precari. E' quanto emerge da un recente censimento condotto da Anaao Giovani Lazio in quattro ospedali della regione. Il sindacato chiede una migliore programmazione del turn-over il riesame del Dpcm di stabilizzazione dei precari

05 DIC - Da tempo ormai, i medici precari nel Lazio garantiscono con il loro lavoro i Lea (livelli essenziali di assistenza). Il loro è divenuto ormai uno stile di vita, privo di una qualsivoglia progettualità e dominato da una situazione di continua incertezza sul futuro. Nel corso di questi anni abbiamo assistito anche al mancato rinnovo contrattuale di alcuni Colleghi, con il rischio di dar luogo ad una sanità pubblica “in ginocchio” per scarsità di organico, cessazione di numerosi servizi (compresi i Pronto Soccorso) ed una inevitabile perdita della qualità di quelli che tuttora sono erogati.

Anaao Giovani Lazio ha condotto un recente censimento, attraverso un sistema misto (interviste personali e consultazioni ai siti aziendali) presso le seguenti strutture ospedaliere: Ospedale Sandro Pertini di Roma, Policlinico Tor Vergata di Roma, e Ospedale SS. Gonfalone di Monterotondo e Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma. Sono state considerate le unità di personale afferenti ai Dipartimenti DEA, nel ruolo della Dirigenza Medica con qualsivoglia tipologia di contratto. Il personale medico complessivo operante, è risultato di 125 unità così ripartite: medici a tempo indeterminato 91 (72.8%); 15 medici con contratti precari/atipici (12.%) e 19 con contratto Sumai (15.2%). Il dato fondamentale risultante è che il 27.2% della forza lavoro è fornito da personale medico con contratti rinnovabili.

Questo spaccato della Sanità romana mostra come negli anni si sia venuto a verificarsi un paradossale fenomeno di precarizzazione dei servizi, in cui non emerge tutt’ora, alcuna soluzione al tema annoso del precariato “infinito” che affligge la Regione.
L’Anaao, al fine di ridare dignità personale e lavorativa ai tanti medici che ad oggi dopo anni di lavoro nel Ssn non si “sentono” più precari, chiede una migliore programmazione del turn-over medico e l’immediato riesame del Dpcm di stabilizzazione dei precari.

Maddalena Zippi
Responsabile Regione Lazio Settore Anaao Giovani
Alessandra Spedicato
Vice Responsabile Nazionale Settore Anaao Giovani 

05 dicembre 2014
© Riproduzione riservata

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