Disturbi dell’alimentazione. Regione Lazio annuncia l’istituzione della Rete
Provvedimento nelle prossime settimane, tra le iniziative il pasto assistito in ambulatorio. La Rete poggia le basi sulla prevenzione e sull’intervento precoce, i cui protagonisti sono i mmg, i pls e le equipe multidisciplinari ambulatoriali in cui opereranno varie professionalità. Nascerà almeno un ambulatorio multidisciplinare in ogni Asl. La programmazione prevede anche il potenziamento dell’offerta semiresidenziale e residenziale.
22 OTT - Nelle prossime settimane la Regione Lazio guidata da
Francesco Rocca approverà un provvedimento volto alla definizione di una Rete per il trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Il piano rappresenterà un modello di assistenza sanitaria che prevede l’implementazione del setting ambulatoriale, attraverso una particolare attenzione nei confronti delle nuove generazioni, affette, sempre più frequentemente tra i 12 e 15 anni, da disturbi di salute mentale.
“Ciò – spiega la Regione nella nota che annuncia l’iniziativa -, nell’ambito di una programmazione puntuale, basata sul Piano di programmazione dell’Assistenza territoriale 2024-2026 (approvato nel dicembre 2023), che ha, tra gli obiettivi primari, il potenziamento della rete dei servizi per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. In questo contesto, le 14mila assunzioni, già autorizzate dall’amministrazione Rocca, grazie a un investimento strutturale di 661,5 milioni di euro, porranno le Aziende sanitarie nelle condizioni di poter garantire l’erogazione delle prestazioni essenziali e la continuità assistenziale”.
La costruzione della Rete ambulatoriale poggia le basi sulla prevenzione e sull’intervento precoce, i cui protagonisti sono i Medici di Medicina generale, i Pediatri di libera scelta e le equipe multidisciplinari ambulatoriali in cui opereranno varie professionalità (psichiatra, neuropsichiatra, psicologo specializzato in psicoterapia, dietologo, nutrizionista clinico, assistente sociale, tecnico della riabilitazione psichiatrica, infermieri, dietista e personale amministrativo). Il nodo centrale del trattamento di cura è rappresentato dall’ambulatorio territoriale di prossimità, affiancato da setting più intensivi e complessi in relazione alla gravità della patologia fino al setting ospedaliero per i ricoveri in acuto.
Il nuovo modello della Rete regionale prevederà l’istituzione di almeno un ambulatorio multidisciplinare in ogni Azienda sanitaria locale nei quali sono programmati percorsi specifici sia per i minori sia per gli adulti. Tra le varie misure innovative introdotte nella Rete regionale, in ogni ambulatorio saranno erogati i programmi di riabilitazione psico-nutrizionale mediante il cosiddetto “pasto assistito”.
“Si tratta – spiega la nota - di una forma di riabilitazione nutrizionale che unisce strategie di rialimentazione progressiva, finalizzata a interventi educazionali e di sostegno emotivo per i pazienti affetti da anoressia nervosa e bulimia”.
Inoltre, la programmazione dell’amministrazione Rocca prevederà il potenziamento dell’attuale offerta semiresidenziale e residenziale, al fine di garantire tutti i diversi livelli di intensità assistenziale, con particolare attenzione al rafforzamento delle strutture del Servizio sanitario regionale.
22 ottobre 2024
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