Sanità territoriale. Ordine TSRM e PSTRP di Roma presenta 14 progetti per attuazione DM77. Lenza: “Pronti a fare la nostra parte per garantire diritto a cure”
Sala gremita per la giornata di approfondimento indetta dall’Ordine aperta dal Presidente del Consiglio regionale Antonello Aurigemma. Nel corso dell’evento una tavola rotonda con i rappresentanti di Medici, psicologici, infermieri, fisioterapisti, la FISH e il garante delle persone anziane del Comune di Roma per approfondire prospettivi e criticità della riforma in atto sul territorio
22 OTT - Una medaglia simbolica, consegnata dal Presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma al Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Roma Andrea Lenza, a sottolineare il grande e prezioso lavoro svolto dalle professioni sanitarie al servizio delle persone. Si è aperto così il convegno “Innovazione e sostenibilità nella sanità territoriale grazie alle professioni sanitarie” promosso dall’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Roma e provincia che si è svolto presso la Sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio e ha visto la presenza di istituzioni, professionisti sanitari e cittadini.
Al centro del convegno il ruolo delle professioni sanitarie alla luce del Decreto Ministeriale 77/2022 nel programma di potenziamento e riorganizzazione dell’assistenza territoriale in Italia e la presentazione di best practice che le 18 professioni afferenti all’Ordine (Tecnici Sanitari di Radiologia, Logopedisti, Tecnici di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione cardiovascolare, Tecnici ortopedici, Tecnici audiometristi, Tecnici Audioprotesisti, Tecnici di laboratorio, Assistenti sanitari, Igienisti dentali, Dietisti, Tecnico della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Tecnico di Neurofisiopatologia, Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Terapista occupazionale, Educatori professionali, Ortottisti, Podologo, Tecnico della riabilitazione psichiatrica) stanno mettendo in campo per rispondere al bisogno di salute dei cittadini del territorio di Roma e provincia. In tutto 14 i progetti che l’Ordine ha illustrato e ha presentato alla Regione Lazio per implementare l’attuazione del decreto ministeriale 77.
“Possiamo intraprendere un cammino comune che è quello dell’applicazione del DM77 - ha detto il presidente
Antonella Aurigemma, in apertura di lavori -. Il Pronto soccorso è l’anello finale di una catena che non funziona. Oggi oltre il 60% delle persone che si recano al pronto soccorsolo fanno in maniera appropriata. Lavoriamo dal primo anello della catena, facciamo sinergia e rete. Nessuno meglio di voi, che rappresentate 18 professioni, può comprendere cosa voglia dire la presa in carico”.
Oltre al Presidente del Consiglio regionale
Antonello Aurigemma hanno portato il loro saluto il Consigliere regionale Rodolfo Lena e il Consigliere comunale di Roma
Sandro Petrolati. “Abbiamo ideato questo momento di confronto che ha visto coinvolti diversi attori del sistema sanità – ha spiegato il presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Roma,
Andrea Lenza - per ragionare su come garantire il diritto costituzionale alla salute in primis alle fasce più fragili della popolazione. Lo scopo di questa giornata è quello di voler rappresentare alle Istituzioni e ai cittadini competenze e professionalità che si possono ben integrare all’interno dei modelli organizzativi multidisciplinare del decreto ministeriale 77. Siamo pronti a fare la nostra parte”.
“Il nostro Ordine, fin dalla sua istituzione nel 2018 con la legge 3, è impegnato a promuovere progetti multiprofessionali e di integrazione socio-sanitaria – ha aggiunto Lenza -. Le nostre professionalità, ancora poco valorizzate nel sistema pubblico, sono certamente in grado di rispondere alle esigenze socio-sanitarie territoriali elevando i livelli qualitativi assistenziali. Anche oggi abbiamo dimostrato la compattezza delle professioni sanitarie: siamo pronti a collaborare tra di noi e con le Istituzioni per non sprecare la lezione del Covid e avviare una programmazione territoriale che porti le Case di Comunità ad essere un punto di riferimento per i bisogni socio-assistenziali e un valido filtro per la rete ospedaliera”.
Alla tavola rotonda alla quale hanno partecipato il Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma
Antonio Magi, il presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Roma
Andrea Lenza, il presidente di FISH Lazio
Daniele Stavolo, la Garante dei diritti delle persone anziane del Comune di Roma
Laila Perciballi, la presidente dell’Ordine dei Fisioterapisti del Lazio
Annamaria Servadio, la consigliera dell’Ordine delle Professioni infermieristiche di Roma
Mariagrazia Montalbano, la delegata dell’Ordine degli Psicologi del Lazio
Veronica Mammì. Grande unità di intenti da parte dei rappresentanti delle professioni sanitarie che hanno sottolineato la necessità di ripartire dalle best practice di aumentare gli investimenti per l’assunzione di nuovo personale. Alla politica la richiesta unanime di rendere permanente un meccanismo di consultazione tra le professioni sanitarie e il legislatore regionale.
22 ottobre 2024
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