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L’Omceo Roma celebra la professione. Magi: “La più bella del mondo, ma la politica deve sostenerci”. Interventi di Schillaci e Rocca  

Una cerimonia per dare il benvenuto ai neo-iscritti all’Ordine, festeggiare chi la Laurea l’ha presa 50 anni fa e premiare chi si è distinto per meriti professionali. Magi (Omceo Roma): “Investire sui giovani medici è una sfida che la politica deve affrontare”. Il ministro: “Professionisti premiati emblema dell‘eccellenza che la nostra sanità sa esprimere. In campo sforzi per il giusto riconoscimento”. Rocca: “Lazio già in azione e con bilancio in pareggio inizia un nuovo percorso”.

09 LUG - Una cerimonia per festeggiare i giovani medici e quelli più anziani, un passaggio di consegne simbolico che è stata soprattutto l’occasione per fare il punto sulla professione del medico in Italia. Si è svolta ieri, a Roma, la “Festa del medico” promossa dall’Omceo di Roma. A fare gli onori di casa il presidente dell’Ordine dei medici-chirurghi e degli Odontoiatri di Roma e Provincia, Antonio Magi, ma la serata ha visto anche gli interventi, tra gli altri, del ministro della Salute, Orazio Schillaci, e del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Incalzati da Magi in merito alla necessità che la politica compia ogni sforzo possibile per sostenere il servizio sanitario nazionale e i suoi professionisti, a cominciare dai medici, che addirittura fuggono dall’Italia per cercare condizioni di lavoro migliori all’estero.

“Dobbiamo far sì che i nostri giovani medici restino in Italia, dove si sono formati e hanno acquisito una grande preparazione. Poter contare su di loro, investire su di loro e mantenerli nel nostro Paese è una sfida che la politica deve affrontare e prendere in seria considerazione. La vocazione c’è, la voglia di fare il medico c’è, anche perché è la professione più bella del mondo”, ha detto Antonio Magi. Un video emozionale, che si è chiuso con la frase “l’Ordine dei Medici sarà sempre al tuo fianco”, ha ribadito anche l’impegno dell’Omceo a tutela della professione.

Per il ministro della Salute, Orazio Schillaci, “i professionisti di fama che oggi premiate sono l’emblema delle tante eccellenze che la nostra sanità sa esprimere. Il nostro sistema d’assistenza vanta molte punte di diamante ma, oggi come mai, ha anche bisogno di nuove energie. Per questo rivolgo con particolare piacere l’augurio di un percorso pieno di soddisfazioni ai 200 neo-iscritti all’Albo che questa sera pronunceranno insieme il giuramento di Ippocrate e un ringraziamento ai 150 medici di cui celebrate il 50esimo anno di laurea”.

Schillaci ha poi voluto sottolineare lo “sforzo” che il Governo sta “mettendo in campo per assicurare ai medici il giusto riconoscimento professionale ma anche economico. Un percorso avviato con una collaborazione sempre più stretta fra le istituzioni, gli ordini e i professionisti della nostra sanità, per tutelare la salute dei cittadini e garantire un futuro sostenibile al nostro Servizio sanitario nazionale”. “Quando mi sono insediato al ministero della Salute- ha aggiunto - ho posto tra le mie priorità l’obiettivo di valorizzare la figura medica. Lo dobbiamo ai medici e anche ai cittadini, perché farlo significa investire sul futuro della nostra sanità e fare in modo che il nostro capitale umano resti in Italia, nel nostro Servizio sanitario nazionale”, ha concluso il ministro, elencando le misure già approvate, dai 2,4 miliardi per i rinnovi contrattuali, al superamento del fenomeno dei medici gettonisti, alle procedure di assunzione per facilitare l’immissione dei medici specializzandi nel Servizio sanitario nazionale, per citarne alcune.

Anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha voluto ricordare lo sforzo messo in campo per valorizzare i medici: “Abbiamo messo 13 milioni di euro per i sacrifici chi di lavora all’interno dei Pronto soccorso, abbiamo avviato un piano per fronteggiare la carenza dei medici con quasi 4mila nuove assunzioni”. Per Rocca “oggi la sfida è quella di riprendere le redini e fare in modo che il Servizio sanitario nazionale mantenga la qualità, la capacità di efficienza, presenza, attenzione, cura e presa in carico dei nostri pazienti, perché senza la sanità non c’è società civile”. Il presidente della Regione Lazio ha infine annunciato che “il bilancio della sanità laziale torna in pareggio” e “da quest’anno iniziamo un percorso nuovo”.

La giornata è stata anche l’occasione per premiare chi si è distinto per meriti professionali: i neurochirurghi Cristian Brogna e Giulio Maira, l’oncologo Francesco Cognetti, la radioterapista Alessandra Mirri, il cardiochirurgo Francesco Musumeci, il chirurgo toracico Pierino Rendina e, infine, il medico igienista Marco Siclari, senatore che il 30 gennaio 2020 nell’Aula di Palazzo Madama propose per primo di istituire uno scudo penale per i medici chiamati a contrastare il Covid.

“La professione è unita - ha dichiarato Antonio Magi chiudendo le celebrazioni - e le istituzioni, che ringrazio, ci sono. Voglio ribadire che è indispensabile l’esercizio di una professione eticamente valida, fondamentale per la salute di tutti quanti i cittadini, perché essere professionisti non è un fatto banale. Dopo il Covid ci avevano chiamati eroi, angeli. In realtà ci aspettavamo solo che venisse riconosciuta la nostra attività professionale quotidiana. Oggi possiamo sperare in qualcosa di più”.

09 luglio 2024
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