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Lesioni polmonari. Policlinico Gemelli: “Messa a punto una tecnica innovativa per rimuovere le sospette in fase precocissima”

La chirurgia del tumore del polmone diventa sempre più precoce grazie ad una nuova tecnica messa a punto dalle équipe dei chirurghi toracici e dei radiologi interventisti di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs. Le lesioni sospette, evidenziate alla Tac ad alta risoluzione, possono essere ‘evidenziate’ all’occhio del chirurgo inserendo al loro interno, sotto guida Tac, una piccola spirale metallica (microcoil).

15 MAG -

Una nuova tecnica, messa a punto al Gemelli, consente di asportare in maniera mininvasiva noduli tumorali polmonari nelle primissime fasi di sviluppo, con caratteristiche che non li rendono riconoscibili all’occhio del chirurgo, in quanto, molto piccoli, ancora ‘poco densi’ e dunque non distinguibili dal tessuto polmonare normale.

“Si tratta di una tecnica - spiega Maria Teresa Congedo docente di Chirurgia Toracica all’Università Cattolica e medico della UOC di Chirurgia Toracica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, diretta da Stefano Margaritora, Professore Ordinario di Chirurgia Toracica all’Università Cattolica oltre che Direttore della UOC stessa - che abbiamo messo a punto noi chirurghi toracici, a Roberto Iezzi Professore Associato di Radiologia presso l’Università Cattolica e direttore della Uoc di Radiologia d’Urgenza ed Interventistica della Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS e a Andrea Contegiacomo della Radiologia d’Urgenza e Interventistica – che consiste nel far precedere l’intervento vero e proprio, dal posizionamento di una spirale metallica (microcoil) sotto guida Tac, all’interno di questi noduli polmonari fortemente sospetti per essere lesioni tumorali in fase iniziale; si tratta di lesioni ‘sfumate’, ‘soffici’ al tatto e molto piccole (in genere sotto il centimetro); per queste caratteristiche non sono distinguibili dal parenchima polmonare sano all’ispezione diretta. Questi noduli differiscono dai noduli polmonari tumorali ‘maturi’ che sono invece palpabili e immediatamente riconoscibili dall’occhio del chirurgo”.

Per questo motivo, i chirurghi toracici hanno deciso di chiedere aiuto ai radiologi interventisti per ‘marcare’ queste lesioni sospette con un repere metallico, una spiralina, in modo da renderle ‘visibili’ durante l’intervento chirurgico, che può essere effettuato con tecnica mini-invasiva endoscopica (toracoscopica). In una prima fase, i radiologi interventisti posizionano il microcoil nel nodulo, dall’esterno, sotto guida Tac. Successivamente il paziente viene operato dai chirurghi toracici.

“L’asportazione del nodulo con tecnica torascopica – spiega Congedo - viene effettuata con il paziente in anestesia generale; dopo aver praticato un’incisione di 3 cm sulla parete del torace, si inserisce una piccola videocamera, che consente di visualizzare il marcatore, posizionato in precedenza dai radiologi”.

In questo modo il chirurgo va ad asportare solo il nodulo sospetto, preservando il tessuto polmonare sano. E il paziente può andare a casa dopo appena due giorni perché i tempi di recupero sono rapidissimi. “Abbiamo iniziato ad operare con questa tecnica nel 2019 – ricorda Congedo - continuando poi a perfezionarla nel tempo. Lo scorso ottobre abbiamo presentato una comunicazione sulla nostra casistica di oltre 100 interventi, nel corso del congresso della Società Italiana di Chirurgia Toracica, ricevendo il premio per la migliore relazione della sezione chirurgia toracica mini-invasiva. E sempre su questo argomento abbiamo appena presentato una comunicazione al II Congresso Europeo di Radiologia Toracica (Roma, 9 -11 maggio). Questa tecnica ci consente di operare lesioni che tecnicamente sarebbe impossibile operare in quanto non visibili all’occhio del chirurgo o della videocamera e garantisce dunque un miglior esito per il paziente, trattandosi di un intervento effettuato in fase precocissima”.


“La Chirurgia Toracica del Gemelli – ricorda Stefano Margaritora - rappresenta un centro di riferimento nazionale ed europeo per la chirurgia uniportale, tecnica che prevede la possibilità di effettuare un intervento chirurgico di resezione polmonare attraverso un’incisione cutanea di 3 cm. Per offrire una possibilità di consulto specialistico in tempi rapidi, in caso di nodulo polmonare sospetto, lo scorso anno abbiamo inaugurato al Gemelli un ambulatorio dedicato.”



15 maggio 2024
© Riproduzione riservata

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