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Nuovo ospedale Tiburtino. Rocca boccia l’area scelta da Zingaretti. D’Amato: “Bugie e demagogia”

Botta e risposta tra l‘attuale Giunta e l’ex assessore alla Salute. Per Rocca il progetto del Nuovo Ospedale Tiburtino “annunciato da tutto il Pd in pompa magna, lì non si può fare perché quel terreno è a rischio idrogeologico”. D’Amato risponde: “Fatti tutti gli studi preliminari e di fattibilità”. Il sospetto dell’ex assessore è che si voglia “definanziare il nuovo ospedale di Tivoli-Guidonia per finanziare il nuovo Policlinico Umberto I”.

29 FEB - Nuovo scontro tra la Giunta di centrodestra di Francesco Rocca e gli ex rappresentanti della Giunta di centrosinistra guidata da Nicola Zingaretti. Al centro delle polemiche, stavolta, c’è il progetto per la realizzazione del Nuovo Ospedale di Tivoli, con Rocca che accusa la ex Giunta di scelte sbagliate che ora il nuovo esecutivo regionale è costretto a correggere, e l’ex assessore alla Salute, Alessio D’Amato, che difende il suo operato.

Parlando con i giornalisti a margine di un evento, infatti, Francesco Rocca ha fatto sapere che “l'ospedale Nuovo Tiburtino, annunciato dal mio predecessore Zingaretti, dall'ex assessore alla sanità D'Amato, e da tutto il Pd in pompa magna, lì non si può fare perché quel terreno è a rischio idrogeologico”

“Il Pd annunciò il nuovo Ospedale di Tivoli su un terreno a rischio idrogeologico- sono state, ancora, le parole di Rocca riprese dall’Ansa -. Questa è la realtà. Questo è uno dei tanti regali che abbiamo ereditato dalla giunta precedente”. Il presidente ha poi aggiunto che sono “già state individuate delle aree pubbliche” che si stanno valutando.

Parole che non sono andate già all’ex assessore alla Salute, Alessio D’Amato: “Il Presidente Rocca – ha dichiarato D’Amato in una nota - continua nella sua demagogia. L’area del nuovo ospedale Tiburtino è un’area pubblica su cui sono stati fatti tutti gli studi preliminari e di fattibilità. L’area è servita dalle principali linee di comunicazione su ferro e su strada ed è stata sottratta al degrado e alla speculazione. Fino ad ora, Rocca non ha presentato nessuna documentazione, né uno straccio di piano, ma denigra solo il lavoro fatto in precedenza senza dire la verità. Il tema non è tanto legato al rischio idrogeologico, quanto alla scelta senza alcun suffragio progettuale di voler spostare il Policlinico Umberto I. In questo modo, di fatto, si penalizza l’area di Guidonia e Tivoli a favore dello spostamento del Policlinico Umberto I, su cui non c'è al momento nessuna progettualità, rischiando di perdere così gli oltre 220 milioni già stanziati per la messa in sicurezza dell’attuale sito”.

L’assessore ai Lavori pubblici e alle Infrastrutture, Manuela Rinaldi, ha quindi invitato d’Amato a “un confronto in assessorato per fugare tutte le sue preoccupazioni sul cambio area del nuovo nosocomio”.

“Costruire l’ospedale in quell’area – ha poi detto Rinaldi - comporterebbe uno sforzo notevole per le casse della Regione Lazio, in quanto come scritto nella relazione per il progetto di fattibilità l’area presenta elevate criticità idrogeologiche. Come da prassi di buona amministrazione, sicuramente a conoscenza del collega D’Amato, è stata fatta una conferenza preliminare sul PFTE (progetto di fattibilità tecnico – economica), nel corso della quale sono stati espressi pareri tali che ci hanno obbligato ad ipotizzare ad un’altra area dove far sorgere il Nuovo Ospedale Tiburtino”.

“L’area – ha aggiunto l’assessore - è posta sul bordo meridionale del bacino a delle acque albule e delimitato da faglie normali e trascorrenti. L’intensa fratturazione delle faglie garantirebbe un continuo afflusso di fluidi geotermali di acqua e gas in superficie che determinano la possibilità di far instaurare dei fenomeni geologici pericolosi. Il lotto preso in considerazione, inoltre, presenta un’elevata velocità di deformazione, circa 7 millimetri l’anno. Inoltre, sono presenti delle anomalie che fanno ipotizzare la presenza di aree interessate da fenomeni carsici con la presenza di vuoti che si accostano ad una pericolosità idraulica potenziale dovuto all’accumulo o al deflusso delle acque del Tevere da Castel Giubileo alla foce. Aspetto un confronto aperto con l’ex assessore alla Sanità, D’Amato, per esporgli tutte le difficoltà che si potrebbero presentare nel costruire un ospedale nell’area presa in considerazione inizialmente”, ha concluso l’assessore Rinaldi.

Alessio D’Amato ricorda, infine, che “due mesi fa la Giunta regionale del Lazio, con delibera n. 898 del 14 dicembre 2023, ha approvato l’intervento per la realizzazione del Nuovo Ospedale Tiburtino, oggi si cambia idea. Mi domando perché in due mesi vi è stato questo repentino cambio di marcia”.

“Se vi sono problematiche tecniche vanno affrontate valutandone la fattibilità e i costi benefici. Se viceversa si vuole definanziare il nuovo ospedale di Tivoli-Guidonia per finanziare il nuovo Policlinico Umberto I lo si dica con altrettanta chiarezza”, conclude D’Amato.

29 febbraio 2024
© Riproduzione riservata

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