"La prevenzione è l'insieme di tutte le misure utili a prevenire la comparsa, la diffusione e la progressione delle malattie. Puntare sulla prevenzione, quindi, non sarà mai un costo, anzi costituisce un risparmio. La vaccinazione rientra in uno strumento di prevenzione fondamentale: è importante, e la regione sta lavorando in questo senso, cercare di ampliare quanto prima le opportunità per poter vaccinare più persone possibili e nello stesso tempo ampliare le sedi di vaccinazioni (in particolar modo, quelle rivolte agli adulti), coinvolgendo anche la rete delle farmacie, che sono punti di riferimento per le nostre comunità. Le farmacie sono un vero presidio per la medicina territoriale e sono presenti anche nei nostri comuni più difficilmente raggiungibili. Per questi motivi, rendere possibili le vaccinazioni per gli adulti in queste strutture, sarebbe anche una misura concreta di vicinanza alle istanze delle persone. Allo stesso tempo, ritengo sia rilevante promuovere e sensibilizzare tutti, in particolar modo i più giovani, sulla
importanza della cultura della prevenzione, e anche della vaccinazione".
Lo dichiara il presidente del consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, che è intervenuto questa mattina al convegno sulle vaccinazioni nelle farmacie, che si è tenuto nella sede del consiglio regionale del Lazio, alla presenza del direttore generale della prevenzione del ministero della salute, Francesco Vaia, del presidente di Federfarma Lazio, Eugenio Leopardi, del presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti, Andrea Mandelli.
Aurigemma ha anche annunciato l'intenzione di portare le informazioni sui benefici della prevenzione vaccinale nelle scuole, attraverso messaggi mirati e "su misura" per i ragazzi. Gli italiani si fidano del farmacista e sono favorevoli alle vaccinazioni in farmacia molto di più degli altri cittadini europei. Nell'incontro che si è tenuto questa mattina si è parlato della possibilità di coinvolgere in questa iniziativa le 1.780 farmacie del Lazio e dei vaccini che potrebbero essere inclusi nel progetto.
"Stiamo lavorando ad un accordo con la Regione Lazio per cercare di recepire sia le buone pratiche già adottate da altre Regioni, sia pratiche innovative per facilitare l'accesso dei cittadini a vaccinazioni oggi ritenute fondamentali. Penso, in particolar modo, al vaccino antipneumococcico, rivolto alla popolazione anziana, al vaccino contro il Papillomavirus (Hpv), che riesce a evitare patologie gravi come il tumore, rivolto sia alle donne sia agli uomini, e al vaccino contro l'Herpes zoster" ha dichiarato il presidente di Federfarma Lazio, Eugenio Leopardi.
Un'opportunità, quindi, per i cittadini del Lazio, che potranno in futuro fare le vaccinazioni con il loro farmacista di fiducia. "Il coinvolgimento dei farmacisti nell'attività di prevenzione vaccinale risponde all'esigenza di garantire ai cittadini maggiore prossimità, facilità di accesso e informazione sulla vaccinazione, elementi essenziali per aumentare l'adesione a questo importante strumento di protezione della salute individuale e collettiva - ha detto il presidente della Federazione Ordini dei Farmacisti (Fofi), Andrea Mandelli -. I farmacisti, il cui ruolo in ambito vaccinale si è dimostrato efficace con le campagne anti-Covid e antinfluenzale, sono pronti ad ampliare il loro apporto nella somministrazione dei vaccini, dall'Herpes zoster, come già sperimentato in alcune Regioni, allo pneumococco, all'Hpv, al fine di raggiungere gli obiettivi di copertura stabiliti dalle autorità sanitarie per le diverse categorie e fasce d'età. I farmacisti di comunità rappresentano il primo presidio sanitario per i cittadini e, come tali, ricoprono un ruolo di primo piano nelle reti per la prevenzione sul territorio. Siamo pronti".