È stata presentata presso l’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata la Centrale Operativa Ospedaliera (Coo) organizzata per connettersi in rete con le Centrali Operative Territoriali (Cot) in corso di attivazione presso le Asl della Regione Lazio, ponendosi come polo di riferimento per la transizione ed integrazione tra l’ospedale, con le sue alte specialità, e l’assistenza territoriale, nel più ampio progetto di riforma dell’assistenza tracciato dal Dm77 e dal Pnrr.
La popolazione target che potrà giovarsi del supporto della Coo dell’AO S. Giovanni Addolorata è quella caratterizzata da una serie di malattie e di pregressi interventi assistenziali connotati da elevata specializzazione/complessità o in caso di malattie rare, che rendono utile, a volte indispensabile, la consulenza e il monitoraggio di tali pazienti da parte di medici che operano in Unità Operative ospedaliere di alta specializzazione e competenza/esperienza per le condizioni di questa fattispecie (trapiantati, immunodepressi, pazienti in riabilitazione a seguito di patologie ischemiche o stroke, pazienti cronici diabetici, dializzati, broncopneumopatici, infettivi cronici, etc), ad integrazione dell’assistenza erogata dai MMG e dagli specialisti territoriali.
“Dovendo la nostra Centrale Operativa Ospedaliera (Coo) integrarsi e raccordarsi con le Centrali Operative Territoriali (Cot) delle Asl e con i Servizi Sociali per le problematiche che spesso sono di maggiore ostacolo al tempestivo trasferimento di pazienti post-dimissione dai nostri reparti di ricovero – ha spiegato Tiziana Frittelli, Direttore Generale dell’AO San Giovanni Addolorata – abbiamo promosso un percorso formativo comune presso la nostra Azienda tra tutti i professionisti che dovranno collaborare per garantire i percorsi appropriati e tempestivi di cui i pazienti necessitano nelle diverse Istituzioni sanitarie e sociali, appartenenti alle Cot di ciascuna delle tre Asl della città di Roma (Roma 1, Roma 2 e Roma 3) e ai Servizi Sociali del Comune di Roma. Con loro un gruppo interdisciplinare di professionisti di questa Azienda, con diversi ruoli e professionalità, e il Direttore Sanitario, Patrizia Magrini, hanno collaborato insieme ai professionisti del territorio gli interlocutori del territorio con l’obiettivo di disegnare insieme l’organizzazione della presa in carico e attivare il suo funzionamento concreto a vantaggio dei cittadini della Regione con i loro bisogni sanitari e sociali”.