Avviato nel 2008, il centro DCA offre già l’intervento ambulatoriale, le attività terapeutico-riabilitative e le attività socio-riabilitative, per un trattamento di questi disturbi che, come specificato nelle Linee Guida Internazionali, necessita di diversi livelli di assistenza, oltre che ad un approccio di tipo multi-funzionale garantito da operatori con diverse specializzazioni.
La nuova apertura, presso i locali del padiglione 14 del Santa Maria della Pietà, "offrirà un servizio di residenzialità pubblico, unico nel Lazio e anche nell’intero centro Sud - sottolinea la Asl Roma 1 in una nota -, mettendo a disposizione, in fase di avvio, sette posti letto, dedicati ai pazienti di età compresa tra i 13 e i 25 anni, la fascia d’età più colpita dai disturbi dell’alimentazione e dalle patologie ad essi correlate. Si registra infatti, dal 2018 ad oggi, un vertiginoso aumenti dei casi DCA, con un significativo incremento di accesso di minori del 218%. Purtroppo anche la pandemia ha influito sulla crescita dei numeri".
“Da oggi il centro per i disturbi alimentari di Santa Maria della Pietà – ha commentato il presidente Nicola Zingaretti – offre il primo servizio pubblico di residenzialità, unico nel Lazio e nel centro sud. È una tappa importante, frutto del lavoro svolto fino ad oggi, e teso ad assicurare ai cittadini, soprattutto agli adolescenti che soffrono più degli adulti di queste problematiche, un’assistenza terapeutica riabilitativa a 360° e fino alla piena autonomia. Questa struttura intende aiutare giovani ad affrontare un percorso di cura lunga e spesso molto difficile, che la pandemia degli ultimi anni ha solo aggravato, a causa dell’isolamento a cui siamo stati sottoposti per tanto tempo. Voglio dunque ringraziare medici, operatori della sanità, psicologi, infermieri, assistenti sociali, volontari e tutti coloro che ogni giorno si prendono cura dei tanti pazienti affetti da questo disturbo”.
“I disturbi del comportamento alimentare sono sempre più diffusi e si sono accentuati durante il lockdown e nel corso della pandemia a causa dell’isolamento sociale – ha dichiarato l’Assessore Alessio D'Amato – Stiamo lavorando per aumentare la platea dei servizi soprattutto in un’ottica di rete, collaborazione e integrazione. L’apertura di questo nuovo centro è un segnale importante che va nella direzione di aumentare i servizi sul territorio e renderli sempre più accessibili per il cittadino".
“Con l’avvio anche dell’attività residenziale – ha concluso il Direttore Angelo Tanese - completiamo un percorso di potenziamento dei servizi per i Disturbi del Comportamenti Alimentare portato avanti in questi anni. In questo modo consentiamo ai ragazzi e alle famiglie di affrontare insieme il percorso terapeutico senza separazioni o viaggi fuori regione.”