Convenzione farmacie. Federfarma e Assofarm sospendono trattativa: “Irricevibili le proposte Sisac”
Fumata nera al tavolo per il rinnovo dell’accordo: “Le nuove proposte avanzate penalizzano in modo particolare il ruolo delle farmacie rurali e negano dignità al nuovo modello della Farmacia dei Servizi, evidenziando una sostanziale ed assoluta mancanza di considerazione per il ruolo svolto dalle farmacie e dai farmacisti italiani”.
22 DIC - Federfarma, in rappresentanza delle farmacie private, e Assofarm, in rappresentanza delle farmacie pubbliche, hanno convenuto di “sospendere le trattative con la SISAC (Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati) per il rinnovo della Convenzione Farmaceutica Nazionale, cioè l’accordo che regola i rapporti tra il Servizio sanitario nazionale e le farmacie”.
“La decisione – si legge in una nota congiunta - scaturisce dall’assoluta irricevibilità delle nuove proposte provenienti dalle Amministrazioni regionali ed illustrate oggi al Tavolo dai rappresentanti della SISAC, che appaiono integralmente non accoglibili sia per quanto riguarda il metodo che i contenuti. La presentazione di un nuovo testo della Convenzione - che modifica accordi già raggiunti in oltre due anni di lavoro - vanifica le laboriose negoziazioni condotte dalle rappresentanze delle farmacie”.
“Le nuove proposte avanzate – scrivono le associazioni - penalizzano in modo particolare il ruolo delle farmacie rurali e negano dignità al nuovo modello della Farmacia dei Servizi, evidenziando una sostanziale ed assoluta mancanza di considerazione per il ruolo svolto dalle farmacie e dai farmacisti italiani nell’attuale emergenza sanitaria, ruolo unanimemente riconosciuto dalle massime Istituzioni nazionali e dai cittadini”.
Restano inoltre ferme le posizioni di Federfarma e Assofarm “sui temi più sensibili della Convenzione, quali il sistema della distribuzione di farmaci per conto delle Asl (DPC), il computo degli interessi passivi per i ritardati pagamenti da parte della pubblica amministrazione, le sanzioni disciplinari, il diritto di sciopero e, soprattutto, la destinazione del Fondo dello 0,15%, da riservare ad attività di formazione dei farmacisti che, in ragione delle più recenti iniziative legislative, saranno chiamati a nuovi e importanti impegni per la somministrazione di test Covid-19 e di vaccini”.
“Pur manifestando, per l’ennesima volta, la propria disponibilità ad un confronto franco e produttivo”, Federfarma e Assofarm confermano “la sospensione delle trattative con la SISAC per il rinnovo della Convenzione Farmaceutica, in attesa di ristabilire le condizioni essenziali per una loro ripresa”.
22 dicembre 2020
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