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La sanità marittima passa alle Regioni. Sumai: “Assistenza a rischio” 


Il Sindacato denuncia possibili disagi per l’assistenza sanitaria ai naviganti a causa del passaggio di competenze dal Ministero della Salute alle Regioni. Alioto (Sumai): “Per evitarli necessaria un'Unità Operativa specifica e dedicata in ogni Regione interessata”. 

17 MAR - “Lo smantellamento dei Servizi di assistenza al personale navigante che per trent’anni, hanno dato ottima prova di se non ci piace e rischia di creare disagi nell’assistenza del personale navigante”. Lo afferma il Segretario Organizzativo Nazionale del Sumai-Assoprof Settore SASN, Stefano Alioto che illustra anche la proposta del Sindacato per assicurare continuità nelle prestazioni e dunque causare un disagio minimo al personale navigante a causa della ‘Legge di stabilità’, che ha stabilito che dal 1 gennaio 2013 le competenze in materia di assistenza sanitaria al personale navigante, saranno trasferite dal Ministero della Salute alle Regioni.
 
“Nel passaggio di competenze certamente – specifica Alioto - le Regioni si troveranno ad affrontare grossi problemi organizzativi, in particolare la necessità di assicurare la tempestività delle prestazioni, che nel caso del personale navigante è requisito fondamentale in quanto si tratta per definizione di personale itinerante, spesso in sosta in porti ed aeroporti per pochissimo tempo”.
 
“Potrebbe essere una valida alternativa - evidenzia il sindacalista Sumai-Assoprof - quella di creare, nelle sedi degli attuali poliambulatori Sasn di ciascuna Regione interessata, una Unità Operativa per l’assistenza al personale navigante in cui si possa trasferire l’attuale personale, di ruolo e convenzionato, in modo da assicurare continuità nelle prestazioni e dunque causare un disagio minimo al personale navigante”.
 
“A nostro avviso – prosegue Alioto – sarebbe stato più saggio modificare il sistema di finanziamento delle convenzioni, legandolo non più alla Legge di Bilancio ma alla Legge Finanziaria (come tutte le altre convenzioni del Servizio Sanitario Nazionale) e mantenere le strutture in capo al Ministero della Salute
 
“In ogni caso – conclude l’esponente del Sumai-Assoprof – registriamo con grande rammarico la scelta del Governo. Certamente non perché la nostra sia una struttura di privilegiati, ma perché consapevoli che nei circa trent’anni di attività (anche se con alcune criticità), la struttura ha risposto con efficacia e tempestività alla richiesta di salute di una categoria di lavoratori - personale navigante marittimo ed aereo - importante e preziosa per l’economia del nostro Paese. Auspichiamo infine che la nostra proposta possa essere accolta almeno per limitare i disagi”.

17 marzo 2012
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