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Specialisti ambulatoriali. Oliveti (Enpam): “Bene Speranza su aumento orario”


“Far lavorare appieno i professionisti già in convenzione è un modo per risolvere da subito il problema della carenza di specialisti di cui soffre il Ssn. Una misura tanto più opportuna se si hanno presenti i dati sui prossimi pensionamenti, che ancora per il prossimo futuro saranno in aumento”. Così il presidente dell'Enpam commenta le dichiarazioni del ministro della Salute intevenuto nei giorni scorsi al Congresso nazionale Sumai.

08 DIC - “Permettere il completamento orario ai tanti specialisti ambulatoriali che attualmente hanno meno di 38 ore a settimana, come proposto dal ministro Roberto Speranza, è un’ottima idea per la salute dei cittadini, accorciare le liste d’attesa e difendere il Servizio sanitario pubblico”. È questa la posizione del presidente dell’Enpam Alberto Oliveti., in merito a quanto dichiarato nei giorni scorsi al Consiglio nazionale Sumai.
 
“Far lavorare appieno i professionisti già in convenzione è un modo per risolvere da subito il problema della carenza di specialisti di cui soffre il Ssn - osserva il presidente dell’ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri -. Una misura tanto più opportuna se si hanno presenti i dati sui prossimi pensionamenti, che ancora per il prossimo futuro saranno in aumento”.
 
Nel 2019 infatti l’Enpam ha registrato un impennata del 43 per cento nel numero di nuovi pensionati fra gli specialisti ambulatoriali rispetto all’anno precedente e per il 2020 stima un’ulteriore crescita della spesa del 10,38 per cento.
 
L’aumento delle ore per i già convenzionati proposta dal ministro Speranza si aggiunge alla misura per la staffetta generazionale recentemente introdotta nell’accordo collettivo nazionale degli specialisti ambulatoriali. Nel primo caso a beneficiarne sarebbero soprattutto i professionisti già stabilizzati ma a tempo parziale, mentre nel secondo caso verrebbe incentivato l’ingresso di giovani, con più ore rispetto ai colleghi che andrebbero a sostituire.
 
In entrambi i casi sono misure a costo zero per le casse dello Stato visto che il costo dell’incremento delle ore offerte ai pazienti dal Ssn sarebbe più che compensato dalle maggiori entrate da ticket, mentre le anticipazioni delle prestazioni pensionistiche che favoriranno l’ingresso dei giovani saranno pagate dall’Enpam.

08 dicembre 2019
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