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Aggressioni medici. Lo Smi incontra Gelli (Pd): “Servono azioni concrete, una vertenza urgente per la sicurezza”


Il segretario Smi, Pina Onotri: "Abbiamo chiesto a Gelli anche un impegno politico per garantire le indennità sospese alle guardie mediche in Abruzzo e Basilicata". Gelli (Pd): "Presenterò interrogazione a Lorenzin e Minniti per fare il punto della situazione. Sono necessarie risposte immediate".

12 OTT - Si è tenuto oggi il previsto incontro tra il segretario generale del Sindacato dei Medici Italiani-Smi e Federico Gelli, responsabile sanità del Pd. Alla fine della riunione, il segretario generale dello Smi Pina Onotri, ha sottolineato, “la grande disponibilità di Gelli, che ha già confermato il suo impegno affinché si presenti una interrogazione ai ministri Minniti e Lorenzin (impegno preso ieri anche da Vittoria D’Incecco, sempre del Pd) per dare risposte concrete all’emergenza sicurezza nel Ssn, con la convocazione di una Vertenza Nazionale Urgente, e alla lettera appello inviata dal Coordinamento Donne Medico contro ‘la violenza e per la difesa della sanità pubblica’”.
 
“Ricordiamo - aggiunge il segretario Smi - che nella missiva si chiedevano politiche di contrasto alla violenza: dal punto di vista delle strutture, spesso fatiscenti e inadeguate, quindi da modernizzare; del controllo del territorio, con le forze dell’ordine, integrate con guardie private e con la video sorveglianza; ma soprattutto con una legge che renda i medici, pubblici ufficiali. Tutte misure deterrenti che unite a una campagna di educazione e rispetto, per la sanità pubblica, possono concorrere a interrompere questa spirale drammatica. Una lettera - sottolinea - che ha già raccolto oltre 27mila firme su Change.org”.
 
“Infine - ha concluso Onotri - abbiamo chiesto un impegno politico per sanare una grave ingiustizia in Abruzzo e Basilicata, in queste regioni sono state revocate, infatti, proprio le indennità riconosciute anche per la sicurezza alle guardie Mediche: oltre al danno la beffa”.
 
Gelli (Pd), "Interrogazione a Lorenzin e Minniti su sicurezza operatori". "Presenterò un'interrogazione ai ministri Minniti e Lorenzin per fare il punto sull'attuale situazione e capire come si possa dare risposte immediate all’emergenza sicurezza nel Servizio sanitario nazionale. Non possiamo rimanere inermi di fronte al crescente fenomeno delle aggressioni ai medici, soprattutto nelle sedi di guardia medica. Di sicuro si potrà e dovrà lavorare per migliorare l'organizzazione del servizio. Si può poi pensare all'apertura di un tavolo interministeriale, che coinvolga non solo il Ministero della Salute ma anche il quello dell'Interno, al fine di individuare le migliori risposte e far sentire meno solo e vulnerabile chi lavora quotidianamente in prima linea per garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini". Così il responsabile sanità Pd, Federico Gelli.
 
Quanto poi alla situazione riguardante gli specializzandi ed il precariato dei giovani medici: "Dobbiamo impegnarci per trovare i fondi necessari già nella prossima legge di bilancio da destinare all'incremento del numero di borse per le scuole di specializzazione e per la formazione in medicina generale. C'è una carenza di Medici di Famiglia, e i giovani medici che vorrebbero intraprendere questa strada restano in attesa di poter conseguire il diploma spendibile per accedere alla convenzione. Inoltre - ha proseguito Gelli - inseriremo all'interno del programma elettorale del Partito l'impegno a raggiugnere nei prossimi anni il necessario equilibrio fra domanda e offerta in ambito sanitario. Dobbiamo infatti avere chiara la situazione del fabbisogno regione per regione e legare le reali esigenze al numero effettivo di borse che viene attribuito. Questo perché non attuare leggi lungimiranti in questo ambito rischia di indurre nuova disoccupazione."

12 ottobre 2017
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