Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Martedì 26 NOVEMBRE 2024
Lavoro e Professioni
segui quotidianosanita.it

Congresso Sie/1. Al via i lavori della 39° edizione. Presentato l’Endolibro 2017: il primo Libro Bianco per un'endocrinologia 2.0


L'Endolibro 2017 si caratterizza come un vero e proprio stato dell’arte della disciplina, realizzato con l’obiettivo di trainarla verso gli scenari futuri. L’Endocrinologia 2.0 sarà forgiata sull’eccellenza della formazione e della ricerca italiana, suffragata dal 3° posto nel mondo per impact factor nella produttività di studi scientifici. Dopo due giorni di interventi a preludio del Congresso, si sono aperti i lavori che proseguiranno fino al 24 giugno.

22 GIU - Si sono aperti i lavori del 39° Congresso Nazionale della Società italiana di Endocrinologia (Sie) con “più di 1.200 iscritti, 520 comunicazioni orali, 30 simposi e letture in cui interverranno circa 200 persone tra relatori e moderatori”. Questi i primi numeri forniti con orgoglio da Andrea Lenzi, Presidente Sie. “Un successo non sono qualitativo ma anche quantitativo”, aggiunge. Dopo due giorni di eventi a preludio del Congresso, si sono aperti quindi i lavori; dal 21 al 24 giugno la nuova Endocrinologia italiana è riunita al Palazzo dei Congressi di Roma. “Il livello e la qualità di questo Congresso si vedono subito dai titoli delle presentazioni e alle discussioni”, ha aggiunto Lenzi, qualità che si va accrescendo guardando al ricco programma che copre tutte le aree della disciplina endocrinologica, metabolica e andro-sessuologica.
 
L’Endocrinologia dunque come modello per tutte le altre specialità; una disciplina 2.0 che diventa un punto di riferimento in medicina, guardando sempre più ai giovani endocrinologi, all’assistenza, alla formazione e ad una sempre più stretta collaborazione con il Ssn per contenere i costi ed evitare gli sprechi. È proprio a supporto di questi obiettivi che arriva L’Endolibro 2017, il primo Libro Bianco dell’antichissima e insieme nuovissima endocrinologia italiana, un vero e proprio stato dell’arte della disciplina, realizzato con l’obiettivo di trainarla verso gli scenari futuri, presentato ieri in apertura dei lavori.
 
“Volevamo una Endocrinologia profondamente rinnovata e abbiamo tutti lavorato per adeguare al terzo millennio i connotati della nostra disciplina, al di là della componente scientifica che è sempre stata di riconosciuta eccellenza - ha proseguito Lenzi - Il Congresso Nazionale celebra proprio questo rinnovamento e il decollo dell’Endocrinologia 2.0 che si traduce in un nuovo modello declinato su tre aspetti: modello di formazione, per creare oggi uno specialista capace di assorbire l’evoluzione tecnologica, sociale ed economica del Paese; modello di gestione della sanità pubblica, con uno specialista che offre il meglio della salute e al contempo riduce i costi attraverso percorsi diagnostici-terapeutici assistenziali (PDTA) ben controllati; modello di specialità, collaborante con altre discipline del sapere medico e con il Servizio Sanitario Nazionale ma costruisce anche una nuova didattica formativa”.
 
“Nel Libro Bianco, il più alto sapere scientifico e clinico è messo al servizio, in un’ottica che cerca di indicare la complessità di tutte le sfide a cui questa disciplina è chiamata, per coniugarle sempre a criteri di sostenibilità ed evidenza scientifica, secondo una moderna visione di Sanità Pubblica”, ha commentato Walter Ricciardi, Presidente Istituto Superiore di Sanità.
 
L’Endocrinologia 2.0 sarà forgiata sull’eccellenza della formazione e della ricerca italiana, suffragata dal 3° posto nel mondo, dopo Stati Uniti e Regno Unito, per impact factor nella produttività di studi scientifici, nell’ultimo periodo esaminato, che va dal 1996 al 2014 (SJR). Una crescita culturale e scientifica che deve supportare la crescita di questa disciplina dal punto di vista clinico e delle nuove competenze di cui si occupa, che includono patologie di rilievo sociale come ad esempio l’obesità, l’osteoporosi, la disfunzione della fertilità e della sessualità di entrambi i sessi, le malattie e i tumori rari in endocrinologia, ma anche l’endocrinologia estetica, dello sport, del genere che tutte assieme si realizzano in quella medicina del benessere che, grazie agli endocrinologi italiani, è una realtà con solide basi scientifiche.
 
Ma qual è lo scenario attuale dell’Endocrinologia? Dal Libro Bianco emergono dati importanti, tra cui l’epidemiologia attuale delle patologie endocrino-metaboliche in Italia, che fa emergere la reale e ineludibile necessità di specialisti in Endocrinologia, Malattie del Metabolismo e Andrologia.
Si stima infatti che almeno un cittadino italiano su due presenti un problema endocrinologico. La patologia tiroidea, inclusi i noduli, interessa il 20-25% degli adulti, la sindrome dell’ovaio policistico quasi il 10% delle donne in età fertile, l’ipogonadismo maschile, l’infertilità e la disfunzione erettile il 10-15% degli uomini adulti fino a punte che superano il 50% nella terza età. L’obesità è presente in circa il 10-15% della popolazione e le dislipidemie nel 20-25%. Il diabete è sempre più diffuso e la sua prevalenza è di oltre il 6%.

Dall’VIII Report Health Science della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (anno 2013-2014) - citato nell’Endolibro, si evince che i disordini endocrino-metabolici, nel loro complesso, facciano parte delle condizioni morbose che hanno determinato il maggior numero di contatti in Medicina generale (circa il 12%).

Un dato positivo che si legge nell’Endo-Libro è relativo all’offerta formativa delle Università italiane. In Italia si contano 38 sedi formative e la scuola di specialità in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo risulta essere nelle prime 5 tipologie richieste dai neolaureati fra le 50 esistenti. Alle attività formative assistenziali e di ricerca descritte nel Libro Bianco collaborano in questo momento in Italia 48 professori ordinari; 81 professori associati; 70 ricercatori a tempo indeterminato; 26 ricercatori a tempo determinato; 450 specializzandi; 500 dottorandi ed assegnisti di ricerca; 4.500 colleghi specialisti; e circa 6.000 altri specialisti o medici generalisti che dichiarano di svolgere attività in ambito endocrino-metabolico-andrologico.

Quattro le azioni portate avanti in questi ultimi anni dalla Sie e di cui si dibatterà anche nelle giornate congressuali: la forte spinta all’internazionalizzazione della Società scientifica, con la conquista di una presidenza italiana alla guida della Società europea con il Professore Andrea Giustina, e una decina di premi ricevuti in campo internazionale dai soci; le politiche per facilitare l’adesione degli giovani specializzandi con due anni di affiliazione gratuita e 20 euro di iscrizione che hanno portato ad un aumento del 40% di soci under 40; la ridefinizione dei confini del sapere con apertura a collaborazioni importanti con altre Società scientifiche dai ginecologi ai pediatri ai geriatri agli internisti; una didattica al passo con i tempi per formare uno specialista endocrinologo, ‘orologiaio’ della medicina, capace di percorrere 40 anni di attività professionale seguendo e adattandosi all’evoluzione dei tempi e della società.

22 giugno 2017
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lavoro e Professioni

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy