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Il Sumai aderisce alla Cida. Magi: “Occasione per la nostra categoria di un nuovo protagonismo sociale”


Il Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana che rappresenta il 90% dei medici specialisti presenti sul territorio nazionale è entrato a far parte della famiglia della Confederazione Italiana Dirigenti e Alte Professionalità. Per Giorgio Ambrogioni, presidente Cida, con questo ingresso “viene riconosciuto il nostro ruolo di rappresentanza e di tutela degli interessi delle categorie ad alta professionalità”.

29 MAG - Con l’ingresso del Sumai–Assoprof, la Cida, Confederazione Italiana Dirigenti e Alte Professionalità, amplia il proprio ruolo di rappresentanza e di tutela degli interessi delle categorie ad alta professionalità. “Il Sumai Assoprof e la Cida ritengono che il nervo scoperto del nostro paese sia l’eclissi di una classe dirigente che si ponga e proponga come driver di una società che vuole cambiare, innovare, riscoprire un forte senso etico dello stato e che ritrovi la propria missione e che contrasti la tendenza a rifugiarsi nel privato creando un vuoto in cabina di regia”. Così Antonio Magi, segretario generale del Sumai Assoprof, spiega le ragioni che hanno spinto il sindacato degli specialisti ambulatoriali ad aderire alla Cida, la Confederazione Italiana Dirigenti e Alte Professionalità.
 
“Siamo convinti – aggiunge il segretario del SumaI Assoprof – che tutta la dirigenza e le alte professionalità abbiano il problema di ripensare il proprio ruolo e avvertano il bisogno di una rilettura dei criteri di selezione e formazione, di un rafforzamento della propria legittimazione sociale. Anche chi rappresenta la dirigenza e la professione (Associazioni Sindacali e non, Federazioni e Confederazione) deve valutare la possibilità di affermare nuovi modelli operativi, di governance, di politiche. Il Paese chiede managerialità diffusa: nella sanità, nella scuola, nella PA in quanto sono in atto cambiamenti irreversibili di cui come Sumai Assoprof, assieme a Cida, dovremmo farci carico”.
 
“Attraverso questa adesione – conclude Magi – si vuole offrire alla Categoria un nuovo protagonismo sociale partendo da un presupposto: insieme alle componenti di Cida rappresentiamo una quota rilevante di quel capitale umano, portatore di conoscenze, senza il quale diventa vano parlare di innovazione, competitività, efficienza. Ebbene, il valore di questa nostra adesione sta qui, sta nel far percepire al Paese quanto possiamo e vogliamo dare per la sua crescita ed il suo sviluppo armonico”.
 
“Con l’ingresso dei medici specialisti ed ambulatoriali del Sumai-Assoprof – aggiunge il Presidente Cida Giorgio Ambrogioni – viene riconosciuto il nostro ruolo di rappresentanza e di tutela degli interessi delle categorie ad alta professionalità. Ma i manager dell’industria privata e del terziario, i dirigenti della Pubblica amministrazione e della scuola, le nuove figure dirigenziali della sanità, non sono soltanto categorie caratterizzate da elevata professionalità ed altrettanto elevata responsabilità. Sono anche parte importante della classe dirigente del Paese e come tale non possono sottrarsi dal rendersi protagonisti dello sforzo comune per far uscire il Paese dalle secche dell’insufficiente sviluppo economico e della perdita di competitività che ci allontanano dal cuore dell’Europa”.
 
“Competenza, formazione continua, riconoscimento del merito sono insiti nel nostro Dna, sono valori alla base dei percorsi professionali che ognuno di noi ha intrapreso pur nella sua specificità. Valori – conclude Ambrogioni – che si identificano in un modello di selezione che, senza peccare di presunzione, pensiamo sia mutuabile anche da parte della classe dirigente politica”.
 

29 maggio 2017
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