Ecm. Lo strappo degli oculisti: “Faremo da soli, con nuove regole: un’ora, un credito. Il sistema tradizionale non funziona più”
Il problema del conflitto di interessi mai affrontato in modo adeguato, con il risultato di penalizzare i medici con regole "aberranti e irrispettose" e il fallimento del sistema dei Referee per la valutazione e l'attribuzione dei crediti. Queste le principali critiche che la Società Oftalmologica Italiana lancia contro il sistema Ecm annunciando l'attivazione di una piattaforma autonoma con regole diverse riservata ai 7mila oculisti italiani. Ecco come funzionerà
19 NOV - "Fin dall’inizio, la Commissione Ecm ha fornito una lettura di nobili concetti come quello di 'conflitto di interesse' storpiandone la valenza e fornendo criteri applicativi a dir poco aberranti, irrispettosi del ruolo specifico del medico e delle responsabilità che questo ruolo comporta". L'affondo è di
Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana (Soi) che annuncia un'iniziativa autonoma della società scientifica per la formazione e l'aggiornamento post laurea e specializzazione degli oculisti italiani.
"Significativo - ricorda Piovelli - è stato il ricorso al Tar del Lazio che la nostra società scientifica ha dovuto presentare per contestare un provvedimento con cui si intendeva sospendere i crediti attribuiti al congresso Soi di Napoli del 2004 con l’applicazione di gravi sanzioni. Un ricorso che, come spesso accade nel nostro Paese, si è risolto in un nulla di fatto dopo anni di (inutile) contenzioso legale con conseguente ritiro di ogni contestazione nei confronti di Soi".
"Restano solo nell’aria - prosegue - le inconsistenti affermazioni fatte dall’allora Direttore Generale del Ministero della Salute che in aula ha confermato che, inizialmente, la Commissione ECM aveva intenzione di normare meglio il concetto di 'conflitto di interesse', ma di aver abbandonato questa intenzione in ragione delle complessità e delle relative difficoltà ermeneutiche ed interpretative (bella serietà!) decidendo, alla fine, di escludere tutto e di non autorizzarne nessuno (invito a pranzo di lavoro compreso)".
Tutto ciò, secondo il presidente della Soi, ha fatto sì che "per 10 anni il sistema degli Ecm è stato condizionato da una delle regole più strumentali ed illogiche in base alla quale chiunque avesse preso parte ad un evento Ecm in presenza di un qualsiasi conflitto di interesse, sarebbe stato assoggettato a pesanti sanzioni (anche penali)".
Ma non basta. Per la Soi si deve registrare amche "il totale fallimento del sistema di valutazione dei Referee", con la "drammatica certificazione delle gravi penalizzazioni subite da tutti i medici italiani".
"Di questo sistema di valutazione inadeguato, che dopo anni, la stessa Commissione ECM ha dovuto cancellare riconoscendone l’inapplicabilità - dice ancora Piovella - si è voluto mantenere la non volontà per adottare l’equivalenza un ora un credito. Ed ancora, si potrebbero aggiungere molte altre considerazioni sulle debolezze del sistema, ma il risultato non cambierebbe: il sistema è certamente poco efficiente ed inadeguato a sostenere le necessità dei medici italiani: in special modo degli oculisti iscritti alla Soi".
"Sull'Ecm faremo da soli". "In considerazione di quanto esposto, a sostegno dei 7000 oculisti italiani e a tutela dei pazienti - ecco l'annuncio - Soi ha deciso di assumersi la responsabilità di attivare un sistema Ecm che sia in grado di rispondere con effettività ed efficienza agli specifici obiettivi ricercati, perseguiti e condivisi, così come avviene in tutto il mondo".
"Una completa ed adeguata opportunità di aggiornamento delle conoscenze e delle competenze", che la società scientifica "mette a disposizione dei 7000 medici oculisti italiani, con regole corrette che consentiranno all’oculistica italiana di mantenere il livello di eccellenza che è da sempre stato riconosciuto come tra le migliori e meglio organizzate al mondo".
Per farlo si utilizzerà anche la piattaforma di aggiornamento già attiva per i medici oculisti, la Fad Soi, un servizio, spiega Piovella, "che completerà in modo autonomo ed efficiente il raggiungimento dei crediti annualmente richiesti".
Cosa cambia rispetto all'Ecm "tradizionale". Le differenze, spiega Piovella, sono "poche ma significative". Chi parteciperà al congresso, sottolinea, avrà comunque "l’opportunità di acquisire crediti tramite i due sistemi anche se sostenuti da regole differenti".
L’innovazione più significativa, spiega ancora il presidente della Soi, è l'attribuzione dei craditi basata su "un ora un credito" per ogni tipologia di attività di aggiornamento. Così, sottolinea Piovella, "anche i relatori, moderatori ed esperti coinvolti nel programma scientifico avranno la possibilità di ottenere i crediti della sessione che li vede protagonisti".
"Inoltre, spiega ancora Piovella, si assegneranno crediti formativi aggiuntivi conseguenti al ruolo di relatore/moderatore/esperto: due per ogni relazione effettuata (indipendentemente dal tempo perché vengono considerate un minimo di tempo equivalente a due crediti per prepararla) uno per ogni moderazione effettuata. Per ogni ora di presenza verrà assegnato un credito e saranno considerate anche le frazioni di ora con 0, 25 crediti ogni 15 minuti. Il medico oculista viene considerato pienamente responsabile e formato (come da norma di legge). Quindi viene ritenuto pienamente capace e in grado di comprendere la reale virtuosità del concetto di "conflitto di interessi”, inteso come elemento finalizzato a dare informazioni adeguate e necessarie".
"Il sistema Ecm Soi, in conseguenza dell’efficiente sistema digitale d’avanguardia utilizzato da anni - idoneo a certificare la presenza di un medico oculista in aula al minuto - verrà esteso retroattivamente agli ultimi tre anni. Nel breve periodo ci saranno gli ultimi aggiornamenti e Soi procederà ad una capillare informazione/coinvolgimento da parte di tutti i 7000 medici oculisti italiani. Soi intende con questa azione tutelare il diritto di accesso alla miglior cura oftalmologica da parte dei pazienti italiani tutelando contemporaneamente i medici oculisti nel poter dimostrare un aggiornamento adeguato, effettivo, efficace (e migliore), in tutte le sedi dove verrà ritenuto utile e necessario", conclude Piovella.
19 novembre 2016
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