Partoanalgesia. Aaroi lancia petizione on line: “Impossibile garantirla nei Lea senza adeguamento organici”
Il sindacato degli anestesisti (ri)scrive al Ministro Lorenzin e ribadiscono l’impossibilità di garantire la partoanalgesia nei nuovi LEA senza un adeguamento delle dotazioni organiche degli Anestesisti Rianimatori.
23 MAR - Nessuna risposta dal Ministro della Salute
Beatrice Lorenzin, alla
lettera dell’8 Marzo con cui l’Aaroi-Emac ricordava “l’impossibilità di garantire la partoanalgesia nei nuovi LEA senza un adeguamento delle dotazioni organiche degli Anestesisti Rianimatori”.
“Eppure – rileva il sindacato - dai media si apprende che il testo dei nuovi LEA con la partoanalgesia “isorisorse” sarebbe già pronto per l’approvazione da parte del MEF”.
Ma l’Associazione, che rappresenta oltre 10mila Anestesisti Rianimatori Italiani, “non si arrende e torna a scrivere al Ministro della Salute con la richiesta di avere chiarimenti sugli 800 milioni che - secondo la Legge di Stabilità 2016 - sarebbero stati vincolati proprio per la revisione dei Lea e del nomenclatore tariffario”.
“Ci permettiamo di supporre – scrive l’Aaroi-Emac - che una parte di tali risorse sarà destinato a colmare le ben note asfittiche dotazioni organiche degli anestesisti rianimatori ospedalieri italiani, senza i quali, peraltro sulla base di LEA per i quali la partoanalgesia dovrebbe essere garantita ovunque “a costo zero”, l’intero Servizio Sanitario Italiano non potrebbe funzionare”.
Per dare maggiore forza al messaggio, l’Associazione ha lanciato la petizione online “
Per l'analgesia del parto è urgente assumere i Medici Anestesisti Rianimatori!“ -, diretta al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Economia e delle Finanze e al Ministro della Salute.
La petizione sottolinea che “nel percorso nascita i medici specialisti in anestesia e rianimazione rivestono un ruolo fondamentale per quanto attiene alla sicurezza, in particolare per il "parto indolore", per tutte le imprevedibili esigenze di parto cesareo, oltre che per le eventuali necessità di supporto rianimatorio dei neonati”.
Si tratta di una vera e propria campagna che vuole arrivare ai decisori politici, ma che intende anche sensibilizzare la popolazione, in particolare le donne esortandole a farsi alcune domande:
“Partorire in un Ospedale dove non c'è la presenza continua h24 del Medico Anestesista Rianimatore? NO, Grazie!
Partorire in un Ospedale dove in caso di bisogno l'Anestesista Rianimatore dovrà muoversi da casa? NO, Grazie!
Per sale parto sicure bisogna assumere tutti i medici anestesisti rianimatori che servono!”.
Per sottolineare l’importanza della corretta informazione contro “pubblicità aggressive, nei confronti dei medici e della sanità in generale”, l’Aaroi-Emac ha inoltre denunciato nella lettera un’iniziativa che rispecchia un inaccettabile aumento del rischio di contenzioso a cui saranno esposti gli Ospedali, Medici, e i Professionisti Sanitari in genere che prestano la loro opera nei Punti nascita in caso di avvio della partoanalgesia senza le risorse necessarie.
“Si tratta di un’iniziativa dal titolo “
Risarcimento per Errori nell’Anestesia durante il Travaglio e il Parto” -- si legge nella lettera dell’Associazione - che ci riguarda in modo particolarmente preoccupante, soprattutto in riferimento alla partoanalgesia eseguita in condizioni di inadeguate caratteristiche strutturali, organizzative, e con personale insufficiente a tal fine. Evidentemente, c’è chi, invece, si sta organizzando molto bene per istigare alla denuncia facile, pur dimostrando una ridicola, se non fosse tragica, ignoranza tecnica in materia, rivelata da numerosi dettagli, ad iniziare dal titolo”.
23 marzo 2016
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