Luigi Presenti nuovo presidente Collegio italiano chirurghi (Cic). “Puntare su formazione per vincere sfide del futuro”
Il Direttore di Chirurgia nell’Ospedale di Olbia, già presidente Acoi, è il nuovo Presidente del Collegio che riunisce quasi tutte le Società Scientifiche di Area Chirurgica che complessivamente raccolgono oltre 45.000 Medici di tutte le specialità chirurgiche. "Se si tolgono risorse alla sanità noi non potremo garantire la stessa organizzazione e le stesse prestazioni che abbiamo garantito fino ad oggi".
02 NOV -
Luigi Presenti, 61 anni, romano, Direttore di Chirurgia nell’Ospedale di Olbia, già presidente Acoi, è il nuovo Presidente del Cic (Collegio Italiano dei Chirurghi). “Il Collegio Italiano dei Chirurghi, come aggregazione di società scientifiche, deve essere la voce forte ed autorevole dei Professionisti di area chirurgica, per svolgere un ruolo da protagonista nel ridefinire i principi dell’attività medica in Italia, in un periodo particolarmente complesso. Abbiamo il dovere di avere una prospettiva strategica ed andare oltre il tema della responsabilità professionale, del contenzioso medico-legale, che va considerato un epifenomeno, della medicina difensiva, che è comunque una reazione aberrante al conflitto medico-paziente. La vera risposta parte dalla ri- professionalizzazione della nostra categoria a partire dalla formazione universitaria e post-universitaria che, nelle forme attuali, impedisce la crescita professionale dei giovani". Ha dichiarato il neopresidente del Cic.
"Solo professionisti preparati possono affrontare le sfide della nuova sanità. Deve essere questo il compito delle società scientifiche. Dobbiamo creare, insieme, una piattaforma di proposte concrete che nascono dalla nostra esperienza e dalla nostra competenza. Dobbiamo impegnarci nella stesura di linee guida autorevoli, nella definizione di standard di attività sempre più rigorosi, nell’innovazione tecnologica, che già tanti benefici ha prodotto anche in termini organizzativi, nella ricerca di equità nell’offerta di salute. Il nostro è un compito sociale essenziale perché, sembra banale dirlo, un paese sano è un paese che produce, che va avanti e può competere a livello internazionale. Se si tolgono risorse alla sanità noi non potremo garantire la stessa organizzazione e le stesse prestazioni che abbiamo garantito fino ad oggi. Dobbiamo avere la capacità di essere interlocutori forti: lavorerò affinché il Collegio rafforzi ancora di più la sua la capacità di essere interlocutore delle istituzioni più rappresentative in campo sanitario, dal Ministero della Salute all’Agenas, tenendo conto, naturalmente, dei contesti regionali”, ha concluso Presenti.
02 novembre 2015
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