Infermieri volontari a congresso. Ecco cosa fanno e cosa propongono
Il Coordinamento infermieri volontari per l’emergenza sanitaria Onlus sarà a Congresso a Lecce il 30-31 ottobre . Tema di quest'anno sarà soprattutto quello di “metterà in evidenza la necessità da parte degli Infermieri di Protezione Civile di poter esprimere e mettere a disposizione le conoscenze di ciascuno di loro, facendo da “collettori “ tra il Sistema e il territorio”. IL PROGRAMMA
26 OTT - I prossimi 30 e 31 ottobre si svolgerà a Lecce il IX Congresso Nazionale dell’Associazione Nazionale CIVES Onlus che quest’anno avrà, oltre ai vertici della Federazione Nazionale Collegi IPASVI, anche il capo Dipartimento della Protezione civile
Fabrizio Curcio.
Del Cives, Coordinamento infermieri volontari per l’emergenza sanitaria Onlus, nato nel 1998 come espressione operativa e qualificata della Federazione dei Collegi Ipasvi, fanno parte gli infermieri volontari che mettono a disposizione conoscenze e competenze nel soccorso sanitario, in grado di schierare équipe di professionisti modulandone la quantità e la specializzazione a seconda delle missioni umanitarie e/o sanitarie da affrontare. E finora nelle varie emergenze che ha affrontato il Cives è stato in grado di coordinare l’intervento e l’attività di circa 5-6000 professionisti, tutti volontari.
Oltre al Capo Dipartimento della Protezione civile, alla Tavola Rotonda Istituzionale del 31 ottobre saranno presenti anche la Presidente
Barbara Mangiacavalli , la Senatrice
Annalisa Silvestro, il Presidente Nazionale ENPAPI
Mario Schiavon, il Presidente della Puglia
Michele Emiliano e le più Alte Autorità cittadine .
Il Cives assiste i migranti anche a Lampedusa con volontari pronti ad accompagnare fin sulle navi le persone in partenza perché sia loro garantita assistenza sanitaria, ma anche sociale. E viaggiando dal Sud al Nord, in Lombardia, ad esempio, è stato organizzato un intervento di sorveglianza sanitaria sempre per i migranti ospitati nelle strutture di accoglienza della Regione: anche in questo caso con infermieri volontari.
Poi gli interventi in caso di catastrofi: prima linea dei soccorsi accanto alla Protezione civile nel terremoto in Abruzzo, presenza nella Missione Arcobaleno, nell’Emergenza Comiso, in quella dell’eruzione vulcano Etna nel 2001-2002-2003, nella missione in Sri Lanka dopo lo Tsunami. Poi l’assistenza ai pellegrini in occasione della morte di Giovanni Paolo II, l’insediamento di Papa Benedetto XVI, il Congresso Eucaristico a Bari nel 2005, la Louis Vuitton Cup a Trapani, fino all’82° adunata Alpini, al summit G8 de L’Aquila, l’emergenza del terremoto ad Haiti. E ancora la partecipazione diretta a esercitazioni internazionali di protezione civile come Eurost 2005, Mesimex 2006, Valtellina 2007, Sardina 2008, Terex 2010, Calabria 2011, Basilicata 2012, Nord Est 2013, Twist 2013.
Il tema del Congresso quest’anno metterà in evidenza la necessità da parte degli Infermieri di Protezione Civile di “poter esprimere e mettere a disposizione le conoscenze di ciascuno di loro, facendo da “collettori “ tra il Sistema e il territorio senza tralasciare ovviamente il Servizio Sanitario Nazionale. La logica di avere tanti “piccoli compartimenti a tenuta stagna” che poco dialogano tra di loro, rende inevitabilmente necessaria una diversa linea di approccio alle calamità consentendo a ciascuna delle componenti del Sistema una rimodulazione nel rispetto dei ruoli, che porti ad un impegno da parte di tutti ancora più forte ed incisivo, sia da volontari che da professionisti della salute, e di poter preparare il territorio alla migliore risposta possibile”.
L’evento è stato accreditato con ECM (6 crediti) per tutte le professioni.
26 ottobre 2015
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