Ddl concorrenza. Fenagifar: “Su società di capitale si prenda esempio da commissione Giustizia”
La commissione Giustizia di Montecitorio ha votato il parere sul ddl fissando una serie di condizioni che per i professionisti prevedono la variazione sulla condizione dei soci di capitale nelle società tra avvocati. Questo perché tali società con fini di lucro potrebbero non essere compatibili con il diritto di difesa. La presidente Pia Policicchio auspica la stessa riflessione sulla tutela del diritto alla salute.
31 LUG - "Mentre il ddl concorrenza procede per la sua strada, assistiamo alle prime modifiche agli emendamenti. Non passa sicuramente inosservata quella relativa agli avvocati ed ai notai. La commissione Giustizia della Camera ha votato il parere sul ddl fissando una serie di condizioni che per i professionisti prevedono la variazione sulla condizione dei soci di capitale nelle società tra avvocati. Questo perché, a detta della stessa commissione, tali società con fini di lucro potrebbero non essere compatibili con quello che rappresenta il fondamentale principio dell'attività dell'avvocato che è la tutela del diritto di difesa del proprio cliente.Ora la riflessione nasce spontanea: quale sostanziale diversità si pone tra la tutela del diritto di difesa del cittadino e la tutela del diritto alla sua salute? Non sarà che i principi ispiratori di tale considerazione siano applicabili a tutte e due i casi?". Così la presidente Fenagifar,
Pia Policicchio, interviene sul testo del Ddl Concorrenza attualmente all'esame delle commissioni Finanze e Attività Produttive di Montecitorio.
"Esprimiamo plauso per i colleghi professionisti che come noi hanno a cuore l'interesse pubblico più di quello privato e siamo contenti di sapere che comunque in casi come questo il buon senso ed il raziocinio abbiano la meglio su quelle che sono dinamiche puramente di interesse economico. Rimane per noi importante l'interesse della persona e non il suo valore economico, concetto che si vuole far passare a tutti i costi anche da categorie di settore. Rimaniamo convinti che il mero guadagno non si sposi con la garanzia del sistema salute che tanto ci invidiano. La professione e la professionalità del farmacista non può e non deve essere mercificata", prosegue la presidente Fenagifar.
"D'altra parte a sostegno del valore della professione del farmacista è la volontà di renderla più attuale e rispondente alla necessità della popolazione. È di pochi giorni la notizia che sta procedendo il percorso di riforma del piano di studi, sulla base del documento già approvato dalla Conferenza Nazionale dei Direttori di Dipartimento di Farmacia.
Il prossimo obiettivo - ha concluso Policicchio - è l'approvazione della Conferenza stessa dopo aver proceduto alla consultazione dei docenti delle varie aree scientifico-disciplinare".
31 luglio 2015
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