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A Trieste il primo coordinatore (direttore) sociosanitario-infermiere italiano


E’ Flavio Paoletti, presidente del Collegio Ipasvi di Trieste e revisore dei conti della Federazione nazionale Ipasvi. Lo ha nominato l’Azienda sanitaria n.° 1 Triestina. Il neo manager ha firmato un contratto privato, identico a quello dei direttori sanitari e amministrativi.

23 LUG - E’ Flavio Paoletti, presidente del collegio Ipasvi di Trieste e revisore dei Conti della Federazione nazionale IPASVI, il primo coordinatore (direttore) sociosanitario–infermiere italiano. Lo ha nominato lunedì scorso, 20 luglio, l’Azienda per l’assistenza sanitaria n. 1 Triestina. Il neo manager, Flavio Paoletti, ha firmato il suo contratto privato, identico a quello dei direttori sanitari e amministrativi e quindi con gli stessi diritti e doveri dei contratti sottoscritti dai professionisti altri, non infermieri. La sua figura professionale fa parte della direzione strategica dell’azienda sanitaria che prevede i ruoli del direttore generale, del direttore sanitario e del direttore amministrativo, oltre  quello del coordinatore sociosanitario  che in altre Regioni si chiama direttore sociosanitario.

I suoi compiti, secondo quanto specificato nella delibera di nomina,  sono di coadiuvare il direttore generale nel governo dell'azienda svolgendo attività di supporto per la programmazione e l'indirizzo delle attività sociosanitarie ed esercitando funzioni di promozione, raccordo e relazione interdistrettuale nelle stesse materie. L’ter di nomina seguito è lo stesso delle tradizionali figure apicali sanitarie: “Il coordinatore sociosanitario è nominato dal direttore generale, previo parere della Conferenza dei sindaci, ed è individuato preferibilmente tra il personale appartenente alla dirigenza degli enti del Servizio sanitario regionale o a quella dei servizi sociali dei Comuni, che abbia acquisito competenze o maturato esperienze per almeno cinque anni nei settori sociale o sociosanitario”.

Flavio Paoletti, responsabile della Struttura semplice Servizio Infermieristico del Distretto sanitario n. 4 dell’azienda triestina, è risultato in possesso dei requisiti formali e sostanziali richiesti dalla normativa regionale e nell’atto di nomina si sottolinea che ha “maturato notevole e specifica esperienza nei servizi territoriali, nei settori socioassistenziali e sociosanitari, oltre ad una formazione specifica nella loro organizzazione, così come peraltro attestato nei giudizi dei Collegi tecnici, agli atti della competente Struttura Gestione e Valorizzazione del Personale”.  

“La nomina di Paoletti a coordinatore sociosanitario – ha affermato il commissario straordinario dell’Azienda per l'Assistenza Sanitaria n.1 Triestina, Nicola Delli Quadri - testimonia il grande impegno e l’elevata qualità del lavoro svolto in questi anni. La sanità triestina ha bisogno di potenziare e valorizzare l’assistenza sanitaria, soprattutto a livello territoriale: solo elevando la qualità dell’assistenza riusciremo a portare a compimento il progetto di territorializzazione del sistema sanitario, rendendo gli ospedali completamente dedicati alle fasi acute delle malattie e gestendo le cronicità a domicilio nel modo migliore, ovvero garantendo ai cittadini ammalati e in difficoltà le migliori cure, il massimo rispetto della persona, la tutela contro le difficoltà, e l’aiuto a superare il dolore. Il dott. Paoletti ha una visione moderna del sistema sanitario, e il suo apporto sarà indispensabile per progettare e gestire la rete di assistenza operativa che può e deve, concretamente e ogni giorno, migliorare la qualità della vita dei cittadini”.

Triestino, classe 1965, Paoletti ha una duplice laurea in Scienze Politiche (110/110 e lode Univ. Ts) e in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche presso l’Università degli Studi di Firenze). E’ inoltre diplomato in Dirigenza Infermieristica presso l’Università La Sapienza di Roma (50/50 e lode).  Proprio Paoletti aveva partecipato nella fase di avvio e di consolidamento – si legge nei documenti di nomina – “allo sviluppo dell’attività dei distretti, fornendo un concreto apporto funzionale e organizzativo per l’attuale raggiungimento dei livelli di efficacia dimostrati da dette articolazioni aziendali”. La nomina non è solo un riconoscimento alla persona, ma testimonia la crescita professionale della categoria infermieristica e certifica nei fatti l’evoluzione della professione che raggiunge così le vette non solo nel settore dell’assistenza, ma anche del management sociosanitario.

23 luglio 2015
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