Telemedicina. Al via il 5° Congresso della Sit. Il punto di Russo e Bertolucci (Cern) sulle sfide dell'innovazione
di Claudia Rossi Carrera
Il segretario della Società italiana di telemedicina e sanità elettronica auspica che i lavori di questi giorni "servano per passare dalla fase del dire a quella del fare per facilitare la rapida applicazione dei risultati migliori della ricerca innovativa”. Il direttore della ricerca a Ginevra confida che "nel tempo l'e-Health potrà contribuire a diffondere ed uniformare il sapere medico ovunque".
14 APR - Si è aperto oggi, presso il ‘Roma eventi piazza di Spagna’ il 5° congresso nazionale della Società italiana di telemedicina e sanità elettronica.
Giancarmine Russo, segretario generale della Sit, presenta il congresso. “Sit, quest'anno, ha creato per le realtà italiane che sviluppano servizi di medicina e chirurgia telematica di provata validità scientifica, un’occasione di incontro con illustri ricercatori e scienziati di fama internazionale. Il focus sarà sulla “e-Health orientata all’uomo”, in quanto Sit ritiene che la ricerca orientata al benessere dell’individuo debba essere di eccellenza, o tendere a questo, e nel contempo, produrre risultati agevolmente fruibili nella pratica per i pazienti. Proprio la telemedicina, se ben gestita, sarà la chiave di volta per consentire e facilitare la rapida applicazione dei risultati migliori della ricerca innovativa”.
Russo ha poi ricordato che il congresso si è affermato, specie in questi ultimi due anni, “come occasione d’incontro della comunità scientifica di riferimento, ed è cresciuto, fino ad avere un respiro internazionale, quest'anno con la presenza di circa 180 relatori provenienti da tutta Italia, dall'Europa, dagli USA e dall'Africa. Tre giorni pieni di lavori, trenta sessioni, due eventi satellite nella quarta giornata di venerdì 17, cinquanta topics diversi per declinare la medicina e la chirurgia telematica in tutti i suoi aspetti, forme e modalità, Questi i numeri del primo dei tre congressi che abbiamo già programmato anche per il 2016, dall'8 al 10 marzo e per il 2017 dal 7 al 9 marzo, sempre a Roma. Di questo in SIT siamo veramente soddisfatti, anche se vogliamo e possiamo fare ancora meglio e di più. Quest’anno il 5° Congresso nazionale SIT vuole essere anche un momento di studio, di crescita, di confronto e di opportunità per passare dalla telemedicina del dire a quella del fare”.
Oltre a questo ci saranno molte interessanti attività. “Collaborazioni internazionali per i sistemi di ricerca&sviluppo; telemedicina a sostegno dei progetti di cooperazione internazionale; innovazione tecnologica e problematiche clinico scientifiche in Mobile Health e Medical App; System Medicine ed e-Health; costruzione di sistemi di telemedicina all’interno delle strategie della Eu; evoluzione o rivoluzione nella chirurgia: la chirurgia robotica e telematica, dalle sale operatorie ibride alla realtà aumentata; protezione dei dati, sicurezza informatica, bioetica e telemedicina, in collaborazione con il Cirsfid di Bologna, l’Associazione nazionale Forense e l’Ordine degli Avvocati di Roma”.
Sono inoltre previste, conclude Russo, “riunioni speciali: partenariati su progetti di R&D in telemedicina promossi dalla Sit, brainstorming con le Società medico-scientifiche, gruppo di studio congiunto Sit-Acoi, costituzione del Working group Sit di telecardiologia, presentazione di progetti speciali e altamente innovativi di telemedicina”.
Sergio Bertolucci, direttore della ricerca e dello scientific computing del Cern di Ginevra, in arrivo domani al Roma eventi di piazza di Spagna, ha invece risposto ad alcune domande. Giusto una settimana fa le agenzie di tutto il mondo hanno comunicato che l'Lhc del Cern di Ginevra era ripartito dopo quasi due anni di manutenzione, cosa significa questo per la scienza e quali ricadute avrà sulla nostra vita di tutti i giorni?
“Non solo manutenzione, ma anche aggiornamento ed implementazione. La ripartenza dell'Lhc, consente a tutti i fisici del Cern e del mondo di riprendere i loro esperimenti sulla fisica delle particelle. Mi piace sottolineare che il Large Hadron Collider è una macchina a disposizione della fisica sperimentale di tutto il mondo, è una sorta di super microscopio attraverso il quale gli scienziato studiano l’universo della fisica delle particelle, sia nell’infinitamente piccolo, sia nell’infinitamente grande. Il fatto poi che sia aumentato il numero di TeV - tanti anni fa vi fu una prima ripartenza a 3,5 TeV, poi a 7, e ora ancor di più a 13.000 miliardi di elettronvolt - vuol dire che le possibilità sperimentali, per tutti gli scienziati del mondo, aumentano e che si possono fare esperimenti prima inimmaginabili. Delle ricadute che questo comporta per l'avanzamento della scienza, ne parlerò giovedì 16 aprile al 5° congresso nazionale della Sit a cui sono stato invitato a partecipare con una lettura proprio su questi temi: come la ricerca innovativa serva per il progresso dell'umanità. E tutto questo, mi piace sottolinearlo, in un clima di cooperazione e collaborazione internazionale in nome della pace, questo il valore aggiunto del Cern, che cancella le barriere che dividono i popoli. La scienza che apre la strada alla pace, con esperimenti che potranno cambiare -in meglio- le sorti del mondo. Forse si vede una traccia del divino in tutto questo, o forse del fatto che gli uomini, penso quelli con la U maiuscola, possono fare anche cose buone…".
Perché direttore, ha scelto l'assise delle telemedicina e della sanità elettronica italiana e la Sit, per venirci a dire tutto questo?
“Ho deciso di aderire, offrendo il mio modesto contributo, alla Società italiana di telemedicina, di cui ricordo son socio dal novembre 2011, perché si occupa di un settore interdisciplinare molto avanzato, innovativo e promettente per il futuro della medicina in generale, della cura e della diagnostica in particolare e della formazione.
Un ambito per il quale nutro grande interesse e a cui spero di poter dare il mio personale contributo e impulso anche se esula dalle mie specifiche competenze, in una prospettiva interdisciplinare che mi incuriosisce e mi affascina molto, come ebbi a spiegare al presidente Gensini e al segretario Russo, quando mi usarono la cortesia di venirmi a trovare, nel febbraio dello scorso anno su a Ginevra, proponendomi questa insolita collaborazione.
Credo che la telemedicina e l'e-Health, riuscirà nel tempo, non solo a formare nuove professionalità e nuovi strumenti diagnostici, ma potrà contribuire a diffondere ed uniformare il sapere medico ovunque, anche nelle zone del pianeta meno fortunate.
Sono molto lieto ed onorato quindi di partecipare giovedì al congresso della Sit e ringrazio il presidente, il segretario e tutti i soci che mi hanno voluto conferire anche la carica di presidente onorario della società, di cui condivido e apprezzo molto le finalità, gli scopi e le attività che, con grande impegno e capacità sta portando avanti, pur in una situazione complicata e difficile qual'è la realtà italiana”.
Claudia Rossi Carrera
14 aprile 2015
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