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Francia. Infermieri. Assemblea Nazionale vota sì all'abolizione dell’Ordine. La parola al Senato

di L.F.

Votato nella notte di giovedì con 19 voti favorevoli e 10 contrari un emendamento dei socialisti alla legge di riforma del sistema sanitario francese con cui viene cancellato l’Ordine istituito nel 2006. Poco rappresentatività, cattiva gestione e mancanza di trasparenza tra i motivi. Ma il Governo è contrario. L'Ordine: "Nessuna abolizione. Legge deve passare dal Senato e lì molti parlamentari ci hanno dato appoggio".

10 APR - Dopo un aspro dibattito ieri sera l’Assemblea nazionale ha votato con 19 favorevoli e 10 contrari un emendamento alla legge di riforma sanitaria che prevede l’abolizione dell’Ordine dei farmacisti che era stato istituito nel 2006.
 
L’emendamento è stato presentato dalla deputata socialista Annie Le Houerou che ha motivato così la ratio della proposta: ”Otto anni dopo la sua creazione ancora non raccoglie l'approvazione degli infermieri ed è molto contestato. Su 600mila infermieri, solo 161mila sono iscritti all'ordine (l’iscrizione è obbligatoria) e 30.000 hanno partecipato alle elezione dei loro rappresentanti. Questo dimostra la mancanza di rappresentatività nella professione”. Per la deputata inoltre l’Ordine è stato caratterizzato da una “cattiva gestione ed è stato oggetto di un piano di recupero”. E poi “mancanza di rappresentatività e di trasparenza; un fallimento nelle sue missioni o, perlomeno, grandi carenze.  I compiti assegnati all’ordine possono essere trasferiti ad altre organizzazioni quali l'Agenzia Sanitaria Regionale, l'Autorità sanitaria o il Consiglio superiore delle professioni paramediche, con i rappresentanti della professione".
 
Sfavorevole invece il Ministro della sanità Marisol Touraine per cui “questo argomento è vecchio come la creazione degli ordini, perché dobbiamo riconoscere che quello l'ordine ha avuto un problema di governance sin dal suo inizio” ma ora c’è una squadra che “facendo bene”. “Ma siete voi dell’opposizione che avete fatto questa scelta, mentre la legge Kouchner aveva creato un Alto Consiglio di paramedici”.  Tuttavia il Ministro ha evidenziato c’è “bisogno di strutture per regolare e sostenere la professione”.
 
In ogni caso il Ministro ha ricordato come “il Governo spera che gli Ordini siano molto attenti alla quantità di contributi e che talvolta tendono a salire eccessivamente. Il governo auspica inoltre che ci sia una condivisione di sforzi e un lavoro all'interno ordini professionali”.
 
Contrari anche dai banchi dell’Ump. “La giurisprudenza sarà tale che il castello di carte crollerà e tutti gli ordini spariranno. La cancellazione degli ordini è un vecchio tema socialista delle 110 proposte del programma Mitterrand. L’Ordine per le opposizioni è essenziale nel rapporto tra paziente e operatore sanitario e poi non sarebbe il caso che fosse un giudice a giudicare gli aspetti professionali per esempio”.
 
Attraverso una nota è arrivato il commento dell’Ordine degli infermieri. “Contrariamente a ciò che affermano alcuni media l'emendamento votato questa sera contro il parere del governo da 19 deputati dell'Assemblea Nazionale (il 4% della rappresentanza nazionale) non rimuovere l’Ordine degli infermieri. nazionale, i consigli regionali e distrettuali che continuano a funzionare e svolgere i loro compiti”.
 
“Se alcuni membri hanno espresso la loro incomprensione del ruolo e della missione dell'Ordine, ciò non mette in discussione né il ruolo dell'Ordine nella professione, né le nostre azioni quotidiane", spiega Didier Borniche, presidente dell'Associazione Nazionale di infermieri. "Il disegno di legge di assistenza sanitaria e tutti gli emendamenti che sono stati approvati saranno discussi in Senato e, se necessario, nella commissione Mista entro la fine dell'anno. Sappiamo di poter contare sul buon senso di molti parlamentari seduti lì che ci hanno dato il loro appoggio”.
 
 
L.F.

10 aprile 2015
© Riproduzione riservata

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