Fnomceo. Si apre il “dopo” Bianco. In gara Chersevani (Gorizia) e Amato (Palermo)
Primo Consiglio nazionale della Federazione dei medici e odontoiatri dopo il rinnovo degli ordini provinciali. E in vista del 23 marzo quando si dovrà eleggere il nuovo Comitato centrale e il nuovo presidente. Che potrebbe essere per la prima volta una donna. Roberta Chersevani per far uscire la categoria dall'angolo. Toti Amato per una svolta nel segno dell'Atto medico.
27 FEB - Al Consiglio nazionale Fnomceo, che si è svolto oggi a Roma, arrivano le candidature del “dopo Bianco”.
Roberta Chersevani (Gorizia) presenta un programma in sostanziale continuità con la presidenza precedente. Ma
Toti Amato (Palermo) dà voce al dissenso e apre un”forum”
E' stato il primo Consiglio nazionale della Fnomceo, frutto delle elezioni negli Ordini provinciali che si sono svolte tra ottobre e gennaio. Circa un quarto di “new entry” tra i presidenti e un grande tema in discussione: il rinnovo della presidenza Fnomceo, vista anche la decisione di
Amedeo Bianco di non ricandidarsi.
A farsi avanti una delle, poche, presidenti donna:
Roberta Chersevani, che presiede l’Omceo di Gorizia. Chersevani presenta una prima bozza di programma, “Ripensare la professione per innovare”, firmato da una ventina di membri del Consiglio nazionale, e che si muove in una linea di sviluppo della presidenza precedente, invitando i medici a superare gli atteggiamenti difensivi e ad entrare a pieno titolo nella evoluzione dell’organizzazione sanitaria. A sostenerla, tra gli altri,
Raimondo Ibba (Cagliari) e
Antonio Panti (Firenze).
A replicare, il presidente Omceo di Palermo
Toti Amato, che raccoglie gli argomenti critici, proponendo una linea di maggiore difesa della professione, a partire dalla necessità di definire in via legislativa l’”atto medico”. E trova l’appoggio di Giancarlo Pizza (Bologna), protagonista di molte battaglie legali contro le innovazioni organizzative del Ssr dell’Emilia-Romagna e della Toscana che affidano agli infermieri alcune competenze.
Tra le due posizioni ci sono differenze strategiche, a cominciare dal rapporto con le altre professioni sanitarie, ma anche i movimenti dei grandi sindacati medici, come ha apertamente detto, sostenendo la candidatura di Chersevani,
Maurizio Scassola, presidente Omceo di Venezia e in area Fimmg.
Non si può ignorare, inoltre, che la candidatura di Roberta Chersevani porti anche una novità “di genere”, visto che sono solo sei le donne alla guida di un Ordine provinciale e finora non si è mai vista, né ipotizzata, una donna alla guida della Fnomceo. Una scelta in linea con il pronunciamento di alcuni presidenti di Ordine,
Giustetto (Torino) e
Lanciotti (Pescara), che avevano chiesto una presenza femminile nell’esecutivo della Federazione.
Sebbene tutti dichiarino di essere disponibili al dialogo, gli spazi di manovra non sembrano essere molto ampi. E soprattutto sono assai stretti i tempi, visto che il voto per il rinnovo dei vertici Fnomceo si terrà il prossimo 23 marzo. Un voto che, ricordiamo, avverrà in proporzione al numero di iscritti (1 ogni 200) e che non sarà su una lista “bloccata”, ma che ciascun presidente dovrà esprimere nome per nome, potendo quindi rimescolare le carte.
Ma il rinnovo del prossimo 23 marzo sarà essenziale anche per definire due tornate elettorali successive: quella per il rinnovo della dirigenza Onaosi (a maggio) e quella per il rinnovo della dirigenza Enpam (a giugno). Due enti importanti e, sia pure diversamente, molto pesanti per le casse della professione.
27 febbraio 2015
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