Pneumologia. Nasce la “famiglia europea” delle società scientifiche
di Chiara Finotti
Vicino alla firma l'accordo fra le Società Scientifiche italiane AIPO, SIMER E AIMAR e l'European Respiratory Society (ERS). De Michele: "Si tratta di un passaggio importante che consentirà l’ingresso degli pneumologi italiani nella squadra pneumologica europea"
11 FEB - La pneumologia europea fa squadra. Nei mesi scorsi si è parlato di un progetto di adesione della pneumologia italiana all’European Respiratory Society (ERS). Si tratta di un'iniziativa dalle ampie ricadute, per gli pneumologi italiani, in termini di partecipazione alle attività europee di cui l’ERS stessa si è fatta promotrice e di cui oggi cominciamo a intravedere i primi sviluppi.
“Sta per essere siglato un importante accordo di partnership fra le principali società scientifiche pneumologiche italiane e l’ERS”, spiega
Fausto De Michele, Presidente AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri).
Ad aderire all’iniziativa, dalle importante conseguenze nell’ambito della ricerca, della formazione e della collaborazione scientifica a livello europeo, sono l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO), la Società Italiana di Medicina Respiratoria (SIMER) e l’Associazione Scientifica Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Respiratorie (AIMAR).
“Questo accordo consentirà a tutti gli iscritti alle singole società di far parte integrante della Famiglia Europea” continua Fausto De Michele. “Si tratta di un obiettivo largamente condiviso tra gli pneumologi italiani, che consentirà di usufruire di importanti servizi di formazione e di aggiornamento messi a disposizione dall’ERS, una delle più importanti società scientifiche, a livello mondiale, che conta al suo interno decine di migliaia di affiliati.”
“Oggi è impensabile affrontare e pianificare le politiche sanitarie solo in ristretti orizzonti nazionali o addirittura, come siamo costretti a fare in Italia, negli angusti ambiti regionali” commenta Fausto De Michele. “Questa modalità fortemente distrettuale di affrontare i problemi ha contribuito, certamente non da sola, a determinare quelle evidenti disparità in termini di qualità dei servizi erogati che possono essere rilevate nelle diverse aree del paese. E’ importante che a guidare la gestione di patologie a forte impatto epidemiologico come la broncopneumopatia cronica ostruttiva, l’asma, i disturbi respiratori del sonno o le infezioni respiratorie, siano strategie pianificate sulla base di conoscenze ed esperienze condivise a livello europeo. Per questa ragione la richiesta di un’affiliazione diretta degli pneumologi italiani avanzata dalla European Respiratory Society è stata accolta all’unanimità dalle assemblee delle società scientifiche italiane.”
“L’AIPO ha aderito con convinzione alla proposta, pervenuta attraverso il past President dell’ERS, prof.
Francesco Blasi, e si sta muovendo al fine di rendere operativo già dal 2015 l’accordo. Si aprono importanti prospettive di collaborazione, nel campo della formazione e della ricerca soprattutto per i colleghi più giovani. Ci saranno più occasioni per partecipare a progetti di ricerca europei e per frequentare centri di eccellenza in altri paesi, ma anche la possibilità di accogliere in Italia, nelle strutture pneumologiche di riferimento, giovani ricercatori stranieri. La pneumologia Italiana sarà ancor più presente nello scenario internazionale al fine di garantire una migliore di assistenza ai nostri pazienti, obiettivo primario della nostra società” conclude Fausto De Michele.
Chiara Finotti
Ufficio stampa Aipo
11 febbraio 2015
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