Acn Medicina convenzionata. Dalla SiMPeF un documento per valorizzare la pediatria
“Capitalizzare e valorizzare la tradizione e l’esperienza della pediatria territoriale” è questo il documento redatto dal Cergas Bocconi in collaborazione con il sindacato i pediatri presentato oggi al tavolo delle trattative per il rinnovo dell’Acn per la Pediatria di famiglia. Missaglia: “Assicurare agli assistiti riferimenti certi sul territorio”.
11 APR - “Valorizzare il ruolo del pediatra territoriale e offrire un contributo per l’ottimizzazione dei modelli organizzativi della Pediatria di Famiglia, istituto peculiare del sistema sanitario e unico nel panorama internazionale, con il quale liberi professionisti specialisti pediatri, che esercitano in autonomia presso i propri studi, attraverso la convenzione stipulata con il Ssn, forniscono assistenza sanitaria gratuita ai minori di età compresa tra 0 e 16 anni, garantendo accesso diretto al servizio, continuità, globalità, coordinamento dell’assistenza e servizio di orientamento delle famiglie”.
È questo l’obiettivo del documento “Capitalizzare e valorizzare la tradizione e l’esperienza della pediatria territoriale” redatto dal Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale (CERGAS) dell’Università Bocconi di Milano, in collaborazione con il Sindacato Medici Pediatri di Famiglia (SiMPeF), inviato al ministro Beatrice Lorenzin e presentato oggi al tavolo delle trattative per il rinnovo dell’Acn per la Pediatria di famiglia.
“La pediatria di famiglia – ha evidenziato
Rinaldo Missaglia, presidente del SiMPeF – ha vissuto una evidente e massiccia evoluzione negli ultimi 15 anni, con un significativo sviluppo della qualità delle prestazioni erogate ed un consistente aumento della accessibilità per l'utenza, sia in termini di ore di ambulatorio che di contattabilità e di implemento delle comunicazioni su base tecnologica. Oggi, in un contesto di ridimensionamento dell’assistenza ospedaliera a favore dell’assistenza territoriale, si riconosce come essenziale assicurare agli assistiti riferimenti certi sul territorio, tenendo conto dei diversi contesti territoriali e organizzativi, individuando soluzioni coerenti con le risorse professionali e la domanda di assistenza”.
La SiMPeF ha voluto quindi sottolineare, tra i diversi spunti e proposte contenuti nel documento, come la Pediatria di Famiglia, opportunamente valorizzata, possa assicurare:
• appropriatezza del livello di cura coordinandosi, attraverso percorsi diagnostici terapeutici/riabilitativi con la componente specialistica ospedaliera;
• continuità dell’assistenza temporale in un’ottica di interrelazione con altri comparti e di continuità in senso professionale con le componenti dell’area pediatrica;
• potenziamento della presa in carico assistenziale mediante opportuna implementazione dell’opera di personale paramedico ed amministrativo;
• maggiore accessibilità degli assistiti anche attraverso l’utilizzo di strumenti informatici;
• sostegno alla genitorialità attraverso metodiche che accrescano la competenza e la conseguente consapevolezza di ciò che è assistenzialmente opportuno per i propri figlioli;
• opera di educazione sanitaria e di corretto utilizzo dei servizi assistenziali in coordinamento con altre agenzie educative quali la scuola, i preposti uffici delle ASL, i media compresi i social network.
11 aprile 2014
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