Sala operatoria: la “checklist” dimezza il numero delle morti
Decessi in sala operatoria sono diminuiti dall'1,5% allo 0,8% e complicazioni post-operatorie passate dall'11% al 7 %. Questi risultati prodotti a livello mondiale dalla checklist elaborata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, adottata già in diversi Paesi e dal 2009 introdotta anche in Italia. I dati, riportati sul New England Journal of Medicine, sono stati presentati oggi ad Arezzo nell’ambito del V Forum sul Risk Management in sanità.
24 NOV - Numero di morti in sala operatoria dimezzate grazie alla checklist prodotta a livello internazionale dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e introdotta nel 2009 anche negli ospedali italiani dal ministero della Salute. Una sorta di manuale che nei Paesi in cui è stato sperimentato ha portato il numero dei decessi dall'1,5% allo 0,8% e ha abbattuto il numero di complicazioni post-operatorie, il cui tasso medio è passato dall'11% al 7 % secondo i dati riportati dal New England Journal of Medicine.
Risultati incoraggianti se si pensa che in base ai dati anticipati dal ministero della Salute Ferruccio Fazio, intervenuto ieri in apertura dei lavori del
V Forum sul Risk Management in Sanità, oltre il 70 per cento delle strutture sanitarie coinvolte nello studio sull'applicazione del manuale hanno risposto al questionario e il 90 per cento di queste ha applicato la checklist prima durante e dopo gli interventi chirurgici. Oltre 6 Asl su 10, in Italia, si sono dotate di checklist.
Il programma dell’OMS, Safe Surgery Save Lives, ha posto l’attenzione a livello mondiale nel mettere in relazione la sicurezza in sala operatoria con le vite umane potenzialmente salvate e ha puntato dunque sulla diffusione di raccomandazioni dirette non solo agli operatori sanitari, ma anche ai manager aziendali, al fine di miglioramento qualità e sicurezza in sala operatoria.
Di qui l'elaborazione, da parte del Ministero della Salute, del “
Manuale sulla sicurezza in sala operatoria: raccomandazioni e checklist”. 16 gli obiettivi specifici, dalla prevenzione della ritenzione di materiale estraneo nel sito chirurgico, alle procedure per il risveglio e il post operatorio, dalla gestione del rischio emorragico alla monitoraggio corretto delle funzioni vitali durante l'intervento.
24 novembre 2010
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