Biologi: elezioni Ordini nel caos
Le elezioni per il rinnovo dei vertici dell’Onb (Ordine nazionale dei biologi) rivelano una situazione gravissima. “Così si nega il diritto di voto” dichiara Vincenzo D’Anna, deputato e presidente di Federlab, ricordando anche le denunce di questa estate per presunti casi di malversazione dei fondi da parte dei dirigenti dell’Ordine. Levoni (Sds-Snabi): “Queste modalità di voto sono inaccettabili”
09 NOV - Gravi, gravissime irregolarità nello svolgimento delle elezioni per il rinnovo delle cariche istituzionali e del Consiglio nazionale dell’Onb, l’Ordine nazionale dei biologi che riunisce oltre 44mila professionisti.
Questa la denuncia compiuta oggi da Vincenzo D’Anna, deputato per il Pdl e presidente di Federlab, l’associazione che riunisce i laboratori di analisi, soprattutto di dimensioni medio piccole. Ad unirsi alla sua protesta Elio Vittorio Belcastro deputato nel gruppo “Noi Sud” e membro della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla Mafia: “I subdoli ostacoli frapposti alla libera espressione del voto sono da considerarsi simili ad un comportamento di tipo mafioso, laddove si intenda per mafioso la negazione delle elementari regole democratiche dettate dal nostro Ordine costituzionale. Per questo motivo, l’intera questione della gestione e dello scandalo elettorale all’interno dell’Onb sarà messa all’attenzione della Commissione di cui faccio parte”.
L’Ordine dei Biologi non ha alcuna articolazione regionale, né provinciale. Tutti gli iscritti partecipano dunque ad un’unica votazione, che avviene a mezzo posta. Degli ottomila biologi che hanno chiesto di ricevere la scheda elettorale, però, solo tremila hanno avuto una risposta e, per di più, ricevendo una scheda segnata da un codice a barre che rende quindi identificabile il voto.
“Modalità contrarie a qualunque regola democratica” ripete Vincenzo D’Anna, ricordando come l’Onb gestisca un bilancio annuale che si aggira intorno ai quattro milioni di euro e che questa estate vi erano state diverse denunce all’autorità giudiziaria per casi di presunta malversazione dei fondi da parte dei dirigenti dell’Ordine.
Paolo Levoni, presidente del sindacato Sds Snabi che rappresenta gran parte dei biologi attivi in strutture del Ssn, sostiene la protesta, sottolineando inoltre “il ruolo inesistente avuto dall’Onb in questi anni nei confronti delle istituzioni” che ha prodotto, tra le altre cose, il fatto che l’Onb sia ancora ricondotto al Ministero della Giustizia, “mentre sarebbe assai più opportuno che si spostasse al Ministero della Salute, visto che quasi tutti i biologi lavorano in ambito sanitario, nei laboratori di analisi, nei controlli ambientali per la salute, nella vigilanza sugli alimenti”.
La richiesta di tutti i “contestatori”, riuniti nel gruppo “Biologi per il Rinnovamento”, è che vengano annullate le elezioni, per le quali oggi scadeva la prima convocazione. “Quello che chiediamo – ha detto D’Anna – è l’annullamento delle elezioni, che il presidente dell’Onb, Fiorenzo Pastoni, ha autorità a decidere, sciogliendo i lacci che, da prigioniero, lo rendono complice silenzioso della paralisi in cui vige l’Ordine”. Come si comprende, il merito delle accuse non riguarda personalmente Pastoni, alla guida dell’Ordine solo da un anno, dopo la morte improvvisa di Ernesto Landi.
E.A.
09 novembre 2010
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Lavoro e Professioni