Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 22 NOVEMBRE 2024
Lavoro e Professioni
segui quotidianosanita.it

Eutanasia. Saarti: “Sbagliato associarla al lavoro di cura svolto nelle terapie intensive”


La Società italiana anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva critica chi associa  "i temi del fine vita e il complesso lavoro di cura svolto nelle Terapie Intensive, ad azioni connesse con l’eutanasia". E specifica: "Sospendere trattamenti di supporto vitale giudicati sproporzionati nulla ha a che vedere con l’eutanasia".

07 MAG - I temi del fine vita e il complesso lavoro di cura svolto nelle Terapie Intensive italiane non deve essere associato ad azioni connesse con l’eutanasia. Questa la posizione della Saarti che in una nota a firma del presidente Massimo Antonelli e del coordinatore gruppo studio Saarti sulla bioetica, Alberto Giannini precisa alcuni punti.

“Per la natura stessa – si legge nella nota - della medicina intensiva i medici devono affrontare decisioni cruciali circa la vita e la morte dei loro pazienti. Più di altre discipline mediche, la Medicina Intensiva si confronta con la dimensione del limite: la medicina contemporanea, per quanto sofisticata e “aggressiva”, spesso non è in grado di guarire i pazienti, di salvare loro la vita o anche solo di incidere in modo significativo sull’evoluzione della malattia. Il nostro attuale contesto sociale è spesso poco consapevole della dimensione del limite e nutre aspettative irrealistiche nei riguardi della medicina in generale e di quella intensiva in particolare”.
“Alcune note uscite nei giorni scorsi sui mezzi di stampa – proseguono Antonelli e Giannini - hanno ripreso in modo erroneo e strumentale dati di uno studio scientifico sulle scelte di fine vita condotto in un campione di Terapie Intensive italiane e pubblicato nel 2010 sulla rivista europea di settore Intensive Care Medicine”.
 
La Siaarti (Società italiana anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva) in passato si è ripetutamente espressa su questa materia anche attraverso documenti ufficiali di raccomandazioni ed intende ora ribadire che:
 
-la decisione di limitare, sospendere o non iniziare trattamenti di supporto vitale giudicati sproporzionati rappresenta una scelta clinicamente ed eticamente corretta. Tale decisone nulla ha a che vedere con l’eutanasia - cioè un’azione volta ad accelerare deliberatamente la morte di un paziente - che rappresenta, invece, una scelta eticamente e deontologicamente inaccettabile;
 
-la necessità di “astenersi dall’ostinazione in trattamenti diagnostici e terapeutici da cui non si possa fondatamente attendere un beneficio per la salute del malato e/o un miglioramento della qualità della vita” è esplicitamente indicata dal Codice di Deontologia Medica (2008);
 
-la decisione di sospendere o non iniziare trattamenti di supporto vitale non deve comportare mai l’abbandono del paziente né l’interruzione di tutte le terapie atte a trattare, attraverso adeguate forme di medicina palliativa, ogni forma di sofferenza.
 
“La Siaarti – conclude la nota - desidera inoltre censurare quelle espressioni riportate anche da alcuni mass media che in modo superficiale e scorretto hanno associato i temi del fine vita e il complesso lavoro di cura svolto nelle Terapie Intensive italiane ad azioni connesse con l’eutanasia”.

07 maggio 2013
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lavoro e Professioni

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy